HIroomi Ito

A livello tecnico e compositivo, con il lavoro di Hiroomi Ito, vale la pena notare (tranne per le cornici in vetro e acqua) che il 100% dei materiali utilizzati è importato dal Giappone, con l'uso di elementi insoliti nella produzione dei suoi pezzi, come l'amido di grano o il tè giapponese, particolarmente rilevante. L'uso di questi componenti non è solo parte della tecnica o dell'estetica, poiché portano anche intrinsecamente un profondo significato simbolico, che diventa chiaro dopo un'attenta esplorazione dei pezzi dell'artista.

Infine, utilizzando la sfera culinaria giapponese come asse tematico principale, l'artista propone una riflessione sui valori giapponesi attuali basata su uno dei simboli che il Giappone usa per presentarsi all'Occidente, il suo cibo. Utilizzando piatti tipici giapponesi, l'artista mira a esporre i problemi che circondano l'eredità culturale della modernità, tra le altre questioni, la spersonalizzazione dell'individuo mediata dal concetto di anomia di Durkheim, la religione e i feticismi sociali giapponesi.