

Biografia
Franco Mulas (Roma, 1938). Mulas è un pittore italiano contemporaneo. Studia pittura all'Accademia di Francia a Roma e alla Scuola d'Arte Ornamentale del Comune di Roma. È del 1967 la sua prima mostra personale: quadri sulla città nei suoi aspetti di benessere straniante, autostrade domenicali, fine settimana. Entrando nella corrente della figurazione oggettiva, Mulas possiede un linguaggio inconfondibile: è affascinato dalla metamorfosi e dal carattere enigmatico del colore.
Nel 1972, alla Galleria "Forni" di Bologna, con una presentazione di Franco Solmi, Mulas propone i risultati di una riflessione sulla violenza che permea la società e che nasce nell'intimità, nella vita quotidiana, alla quale siamo addomesticati come un gioco. , nell'indifferenza generale. Con cinque opere di questa serie, Mulas è stato invitato alla X Quadriennale di Roma nel 1973.
Nel 1974 Mulas espone a Roma alla Galleria "La Nuova Pesa", poi nel 1975 a Firenze alla Galleria "Santacroce" con presentazione di Fortunato Bellonzi e infine a Torino alla Galleria "Ricerche", con presentazione di Antonio Del Guercio , 25 tavole dal titolo: Itinerari; e qui la polemica pittorica con l’iperrealismo e la body art, che prevaleva in quel periodo, fu estremamente violenta. A sancire una svolta nella produzione di Mulas è la partecipazione alla XXXIX Biennale di Venezia del 1980, nella sezione Architettura con il GRAU, presentando la sequenza di 4 dipinti, L'albero rosso di Mondrian, 1979. La stessa serie è presentata a la Mostra d'Autore Prove, Pinacoteca Comunale, Ravenna gennaio-marzo 1980.
Nel catalogo della Biennale di Venezia, GRAU spiega come per Mulas si tratti di una critica alle radici del Movimento Moderno - critica portata avanti anche dal gruppo di architetti - con un ritorno alla riconquista pittorica (e non assoluta) e una storia naturale. Le sue opere sono il risultato di un paziente lavoro di “costruzione” pittorica e luminista, dove emergono immagini provenienti da luoghi lontani. Gli eventi si fondono e vengono riportati alla luce attraverso un fitto intreccio di ramificazioni di ricordi passati.
