Javier de Juan nato nel 1958, vive e lavora a Madrid, città dove ha studiato architettura. Prima della sua installazione, l'artista ha viaggiato molto e scoperto molte città come Parigi, Essaouira, Marrakech, New York, Maiorca, Caracas, Murcia e Il Cairo.
Javier è particolarmente interessato alla città, alla sua architettura, ai suoi sviluppi e agli esseri umani che la occupano. Trascrive questa diversità attraverso la pratica di diverse tecniche (disegno, pittura, installazione, incisione, stampa, video e cinema). L'artista cerca di raggiungere il pubblico più vasto possibile ed espandere la distribuzione del suo lavoro artistico.
Negli anni '90 si trasferisce a Maiorca dove sviluppa un lavoro più intimo e simbolico che gli permette di esprimere le proprie idee. Questa evoluzione lo spinge a utilizzare tele di grande formato sulle quali evoca il caos e l'infinito del mondo. Il suo trasferimento a Murcia, lontano dalla vita urbana, gli ha permesso di creare opere più introspettive, che richiedono maggiore riflessione.
È particolarmente apprezzato perché il suo lavoro non segue alcuna tendenza o moda, offrendo in ognuno dei suoi periodi un punto di vista personale. Ha ricevuto anche il premio nazionale dell'incisione e un premio del Museo di Marbella. Al suo ritorno a Madrid, Juan si è concentrato sul collage su legno, carta e tessuto, lavorando con nuovi mezzi e nuove tecnologie.
Negli anni 2000 inizia a lavorare in 3 dimensioni sulla memoria collettiva utilizzando elementi simbolici e un proprio linguaggio artistico. Nel 2003, il suo lavoro è stato oggetto di un'importante retrospettiva a Maiorca. Nel 2004 inizia il suo primo montaggio video, testimonianza del suo progressivo interesse per il movimento e le nuove tecnologie, che lo guida gradualmente verso il cinema. Nel 2008 si dedica esclusivamente alla realizzazione di opere visive con animazione 3D. Recentemente il suo lavoro dimostra un ritorno all'oggetto e inizia un progetto di manipolazione fotografica.
Il suo lavoro è particolarmente apprezzato da gallerie e istituzioni internazionali come Fondazione Telefonica, LidnerFoundation Dusseldorf Collection del Teatro Real Madrid, Museo di Arte Contemporanea di Madrid.
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