Co-esperienza della mostra The Wild Photography di Bogdan Boev e Ivaylo Zafirov Curatore: Lyuben Domozetski Negli ultimi anni, la fotografia naturalistica in Bulgaria è diventata un'attività popolare a cui si rivolgono sempre più fotografi, professionisti o dilettanti. Le opportunità in questo ambito continuano ad aumentare e risultati interessanti non si fanno attendere quindi. La natura bulgara offre condizioni eccellenti per questa attività e l'introduzione di viaggi gratuiti all'estero consente ai fotografi bulgari di visitare alcuni dei luoghi più esotici e curiosi del mondo. Si stanno sicuramente formando determinate direzioni e tendenze, diversi gruppi di specie vegetali o animali stanno senza dubbio diventando di moda, attirando sempre più interesse. Fotografare la fauna selvatica è associato all’esperienza emotiva, alla scoperta e a molte possibilità, ma è possibile, attraverso conoscenze e competenze complesse, evitare che trasformi la fotografia in un intervento negativo sulla biodiversità. La fotografia di Bogdan Boev e Ivaylo Zafirov occupa un posto speciale in questo genere sempre più distinto, e i nomi di entrambi gli autori sono da tempo ben noti nella comunità della fotografia naturalistica. Grazie all'ottima conoscenza, pazienza, perseveranza, visione individuale e attitudine verso il mondo, le loro fotografie sono andate da tempo oltre il carattere illustrativo, diventando opere di notevoli qualità artistiche, opere che esprimono molto più della semplice documentazione di una specie particolare. Visualizzano magistralmente il piacere dell'adiacenza con la natura ed esprimono esperienze personali, riproducono stati, costruiscono una storia visiva del mondo della fauna selvatica, ci danno l'opportunità di essere molto vicini ad esso, un mondo spesso sconosciuto, sempre crudo e non forzato. Riunire i due autori in una mostra è una grande occasione per tuffarsi in questo mondo. Le fotografie presentate mostrano parte della natura estremamente diversificata dei Balcani - un territorio, fortunatamente, ancora relativamente incontaminato dal continente europeo. Senza dubbio nella mostra spiccano gli uccelli, che offrono l'opportunità di infinite esperienze fotografiche. Sono diventati un oggetto estremamente espressivo, ma allo stesso tempo smontarli è una vera sfida di pazienza. Ogni fotografia è una ricompensa per gli sforzi, un momento impagabile, tra tanti scatti. Le opere colpiscono il pubblico in larga misura con le spezie presentate, ma allo stesso tempo permeano la magia del momento catturato e dello stato naturale, con la brillante esecuzione tecnica, il conflitto sigillato, lo sguardo, l'angolazione, la luce. Sono queste qualità che determinano il carattere artistico delle opere che hanno già lasciato il territorio della fotografia documentaria. Infine, le fotografie sono un gesto personale, un'opportunità per co-esperire la natura e un invito alla riflessione sul fragile equilibrio della natura, un equilibrio che può essere facilmente violato entrando in questo mondo sorprendente. - Luben Domozetski
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