"Quando Myriam Baudin ci spiega il processo che porta al risultato finale, rimaniamo stupiti da una visione così precisa di ciò che vuole esprimere. Niente è lasciato al caso. Tutto è perfettamente pensato, strutturato, organizzato ed espresso. Quasi un attacco piano.
Se le chiedi da dove viene la sua ispirazione non ha risposta, ma è convinta che l'artista inventore sia una fantasia.
Myriam Baudin utilizza immagini tratte dalla stampa e dalla pubblicità, preferibilmente quelle che hanno avuto ampia diffusione e che propongono - e impongono - un ideale di bellezza. Ogni immagine viene interpretata, ricreata e l'immagine originale è raramente riconoscibile. Un modo di installare l'immagine in una realtà nuova, perfettamente fittizia. Il corpo e i volti sono inseriti in forme geometriche che simboleggiano l'organizzazione della nostra società.
Deridere il mondo con ironia, causticità, acidità ma anche sedurre, compiacere, a volte con tenerezza, sempre con tatto. Non prenderti sul serio. Soprattutto no. E usa la leva della seduzione - con ritratti sensuali e quasi erotici, con eleganti inquadrature di volti e dettagli del corpo, con un raffinato senso della messa in scena e del colore.
Una lettera di insulto di Myriam Baudin verrebbe sicuramente interpretata come una lettera di complimento dal lettore distratto, proprio come i suoi dipinti che seducono poi interrogano. Che si interrogano quindi senza violenza, con un'apparente dolcezza servita da un'estetica unica.
Myriam Baudin è un'artista sovversiva che usa l'arma della seduzione per denunciare e divertirsi con i difetti della nostra società.
Come in tutti i suoi lavori, Myriam Baudin lavora l'acrilico in più strati per ottenere un risultato quasi perfetto.
- J. Olesczinski, storico dell'arte
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