Xavier Magaldi – “Temporalità”
Inaugurazione 28 febbraio, 18:00-21:00 presso Boccara Art Brooklyn Gallery: 198 24th Street, Brooklyn, NY, USA
Nato nel 1975, Xavier Magaldi fa parte di questa generazione innovativa di artisti dei graffiti, che hanno saputo usare la forza del loro talento per aprire il loro movimento a prospettive completamente nuove.
Mentre gli americani dall'inizio degli anni '70, padri fondatori del movimento, lottavano per affermare gli stili, lavorando sull'adrenalina, gli anni '80 offrono alla scena europea che via via si afferma, la ricchezza dell'acquisito. I graffiti si mostrano, si vedono finalmente e si attaccano alla retina di tutti coloro che, ancora adolescenti, si imbattono nella sua plasticità. Lo studiamo, utilizziamo lo strumento, rispettiamo la lettera e i suoi precetti, giochiamo con il vandalo.
Ma per distinguersi dalla massa, per posizionarsi e imporsi, bisogna inventare ancora e ancora ed esprimere la propria estetica rispettando le regole storiche.
Xavier Magaldi si è immerso nei graffiti dalla fine degli anni '80 svizzero, è entrato nella scena abbondante, ha firmato nell'89 e ha prodotto i suoi primi graffiti nel 1991. Si è concentrato sulla lettera, sullo stile selvaggio, ha prodotto il suo alfabeto che rielabora, scompone all'infinito. e arricchisce. Allora imponi il tuo stile.
Studente di orologeria dai primi anni '90, inserisce con naturalezza geometria e precisione nel suo lavoro. Linee e curve erudite vengono quindi poste sul tema della lettera, di un'astrazione costruita ereditata dal Futura che lo avrà influenzato molto presto, del macchinismo futurista italiano, ma anche del cubismo degli anni '20, di Marcel Duchamp la cui opera pittorica “ nudo che scende le scale” è un'eco permanente di una destrutturazione del movimento, del “flusso” del 3D.
Dalle sue influenze, Xavier Magaldi darà vita ad una propria grammatica stilistica che dispiegherà nel suo atelier dal 2010; MecaFuturismo, che intitola i suoi dipinti come “per coloro che vorrebbero catalogare l'astratto” per catturare meglio l'inafferrabile.
Aeree, controllate, le sue linee si oppongono, si intersecano, si scontrano in un'armonia cromatica e monocromatica. Una leggerezza d'insieme, che regala fin dal primo sguardo, un universo completamente diverso. Se tutto è apparentemente saggio, tutto è solo un invito al viaggio. Da lì, la meccanica discreta si impone e fornisce una base realistica, cattura lo sguardo, lo rende tangibile. Un omaggio allo scorrere del tempo e alla sua vita, gli elementi dell'ingranaggio tradiscono l'esecuzione del gesto e il suo completo attaccamento a ciò che è: ancorato tra una realtà funzionale e pragmatica e una fertile immaginazione.
In ciascuna delle sue opere, su tela o in volume, trattate in performance o in installazione, a parete o in studio, Xavier Magaldi iscrive il proprio ritmo e si offre alla lettura. Le sue opere attraversano il suo percorso, dalla professione, dalla formazione alle sue passioni e ai suoi soggetti preferiti (industria, orologeria, tempo, spazio e fantascienza). Sono interi, strutturati, materializzati, costruiti e allo stesso tempo generosi. E se offrono delle chiavi tangibili attraverso le loro geometrie applicate, le loro sfumature non fanno altro che imporre un'armonia che apre possibilità. Se l'occhio non è sostenuto dalle forme, il pensiero è lasciato libero.
E questa è la forza del suo lavoro. Appropriandosi magistralmente di forme, linee, codici e influenze che mette al servizio della propria espressione, stabilisce l'astratto in un equilibrio erudito e imprevedibile.
Oggi, da ricercatore insaziabile, sviluppa le sue forme e geometrie in sculture. Vicini alla sua scrittura pittorica, aprono però verso un consolidamento delle sue tecniche, una nuova ricchezza dei suoi materiali e una precisione ancora maggiore del suo gesto. Colloca quindi la sua opera in una prospettiva costruibile e unisce definitivamente le sue forme al suo sfondo.
Leggi di più