

Biografia
Nato nel 1960 vicino ai paesaggi delle rive della Senna cari agli impressionisti, Nagsoul è un artista discreto che preferisce rivelarsi come un avatar.
Nagsoul ha moltiplicato negli anni le sperimentazioni artistiche e tecnologiche: disegno, serigrafia, ceramica, maiolica, mosaico, pittura, fotografia, video sperimentale, imaging virtuale e perfino trasmissione di immagini e suono via satellite: il percorso più lungo tra un'immagine e la retina. Per Nagsoul, qualsiasi presentazione visiva (e sonora) è un trasferimento di energia.
Ritorna all'espressione pittorica con il desiderio di liberarsi dagli strumenti tradizionali. Niente più pennelli o matite; solo la rappresentazione attraverso un approccio arcaico, fondativo e sperimentale Nagsoul non esita. Gioca con il fuoco (letteralmente) e si scioglie nell'acqua (inchiostro in questo caso) per riscoprire mondi percepiti che sono svaniti ma rimangono nella memoria come ripristinati da un disco rigido che avrebbe pianta.
È anche un atto di purificazione battesimale mediante l'acqua o il fuoco che ci viene presentato. Una sorta di conversione. Facendo un passo indietro rispetto al visibile, l'artista si avvicina all'invisibile. Il gesto puro attraverso l'azione, quindi un atto puro, un gesto purificato da ogni ambizione, un esercizio spirituale che ha il significato di diventare altro, perché è diventando altro che vedremo diversamente.
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