Vassil

"La scelta dell'animale nel suo lavoro di scultore deriva, secondo lui, dall'ovvia somiglianza tra la comunicazione animale e la scultura come arte, essendo il linguaggio del corpo di questi esseri più aperto e più universale del linguaggio parlato. La sua conoscenza dell'animale non si ferma ad una semplice trasposizione plastica volta unicamente a tradurne la bellezza. L'animale è per lui un essere a sé stante, unico, ed è per questo che è particolarmente interessato alla sua bellezza e al suo modo di vivere nel suo ambiente naturale . in etologia, in particolare, studia i "mores" degli animali selvatici, le loro abitudini, i loro atteggiamenti, le loro reazioni, i loro scherzi, le loro paure, ma anche la loro calma, la loro tranquillità, la loro tenerezza,... Può poi stampare in la materia inerte tutte le sfaccettature dell'incomparabile istinto dimostrato in tutte le situazioni dalla fauna selvatica che gli fa da modello... Il ritratto gli permette di fissare un soggetto nella sua essenza, di comprenderne il passato e il suo vissuto. Una strana forza emerge da questi pezzi molto espressivi. Lo sguardo, sempre vivace, è essenziale perché esprime la vita descrivendo l'anima, i sentimenti, lo stato d'animo... Riconosciuto nei Saloni e in tutti i Festival animali, premiato numerose volte, la forza e l'originalità del lavoro di Vassil si basa su questo rappresentazione, precisa e suggerita, dell'animale nelle diverse situazioni. Attraverso i suoi soggetti, che usa come prisma, esprime liberamente la sua visione personale della fauna selvatica e del suo posto, troppo spesso messo in discussione nelle nostre società." (C) Dr Jean-Charles Hachet