Jean-Humbert Savoldelli

La scuola del trompe-l'oeil mi ha insegnato il rigore e una certa tecnica.

Col tempo, questi mi hanno imprigionato limitando la libertà dei miei desideri e delle mie scelte creative.

Invece di consegnare tutto allo spettatore, ora gli do il supporto per la fantasticheria basata su armonie di colori, prospettive, verticali e orizzontali che distribuiscono lo spazio spazio senza mai ostacolarlo.

Recentemente ho introdotto un nuovo elemento nella composizione di alcuni miei quadri: la sabbia.
Mescolata con colla e usata con parsimonia, apporta tocchi particolari sia negli effetti che nella i contrasti.
Sfere e cerchi sempre assenti o pochissime nelle mie composizioni, sembrano rompere la raffinatezza che cerco e rompere l'armonia e l'eleganza che desidero dare ai miei dipinti...

Il titolo di ogni dipinto è scelto meticolosamente, è un segno importante che rende parte integrante della tela.
A volte appare durante il lavoro, a volte alla fine, non ci penso mai prima perché rischierebbe necessariamente di vanificare i lampi e la spontaneità che mi permettono di dipingere nel modo in cui dipingo oggi.