"Ho incontrato Shantaram Tumbada per la prima volta nel 1997 all'Alliance Française di Mumbai dove mi è stato presentato da Vishwas Kulkarni, nipote dello stesso Bhaskar Kulkarni pittore e antropologo, e uno dei primi grandi specialisti dell'arte della tribù Warli. Lo zio aveva insegnato il dialetto Warli a suo nipote, il che lo ha reso una guida particolarmente interessante. Ho scoperto un poster a Mumbai su cui si vedeva un enorme muro dipinto da un artista Warli fino ad allora sconosciuto. Quando ho letto la didascalia, l'ho appreso con stupore questo murale è stato realizzato nel 1995 nella mia città natale, Lione. Ho dovuto andare fino ai confini della terra per scoprire l'ambientazione del museo urbano Tony Garnier: cinque muri dipinti, cinque continenti Per l'India, gli organizzatori avevano scelto un artista della tribù Warli, un giovane artista quasi sconosciuto, Shantaram Tumbada. Tra il 1996 e il 1999 ci vedevamo più e più volte, sia nella sua tribù che a casa, a Pondicherry, dove organizzavo workshop e mostre. Shantaram ha uno stile personale caratterizzato da grande semplicità e precisione grafica. Shantaram Tumbada, così come alcuni altri artisti della sua comunità, mostrano come, partendo dall'iconografia comune più elementare e da una tavolozza ridotta a due colori, sia possibile praticare un'arte eccezionale rinnovando costantemente l'interpretazione dell'arte ancestrale." Hervé Perdriolle
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