

Biografia
Pittore e designer dal 1956 è stato attivo in Svizzera. Nei dipinti, nella grafica, nei mosaici, nelle illustrazioni scenografiche, nelle vetrate e negli affreschi...
Garo, perché a Friburgo (soprattutto a Basse) lo chiamavano con il suo diminutivo, anche se era nato Ferruccio Garopesani il 6 ottobre 1914, a Milano. Delle sue origini italiane, il pittore ha conservato il calore dei toni e la facilità del tratto, acquisiti nelle prestigiose accademie di Milano e Bergamo. Trasferitosi a Parigi, scopre la Svizzera a metà degli anni Cinquanta, stabilendosi prima a Losanna, poi a Leysin, prima di installare il suo cavalletto a Friburgo.
Abituato a dipingere sull'argomento, nelle vie basse della città, Garo diventa presto un “personaggio conosciuto e amato da tutti, come lo descrive Stefan Ledergerber, direttore del Museo Gutenberg di Friburgo. Per prima cosa dipinse ad olio, per strada. Poi, tornato in bottega, disegnava sulle sue pietre litografiche basate sullo stesso soggetto.
Questa tecnica di riproduzione su pietra, inventata alla fine del XVIII secolo, permette di preservare la finezza della matita, offrendo allo stesso tempo infinite variazioni cromatiche, come testimoniano i dieci inchiostri monocromi esposti al piano superiore, che formano infine una prova di colore, in la parte didattica della mostra, molto illuminante, che presenta in particolare l'ultima pietra ancora disegnata dall'artista.
Morì nel 1985.
