George Osodi impiega le tradizioni del fotogiornalismo per trasmettere complesse narrazioni sulla sua Nigeria natia. In mostra alla fiera ci sono opere della serie Oil Rich Niger Delta, in cui l'artista impiega motivi fotografici classici per documentare uomini, donne e bambini che vivono la loro vita quotidiana sullo sfondo dell'ambiente e dell'impatto sociale dell'industria petrolifera. Osodi appartiene a una generazione di fotografi che vogliono rappresentare il loro paese da una prospettiva nigeriana; la paternità è quindi centrale nella sua pratica. "Penso che sia giunto il momento che noi come paese vediamo questa diversità come un punto di unità in Nigeria piuttosto che qualcosa che ci divide", ha affermato Osodi. Il lavoro di Osodi fa parte di importanti collezioni internazionali tra cui lo Smithsonian Museum di New York, USA; EMET, il National Museum of Greece; la Martin Marguiles Collection di Miami e il Museumslandschaft Hessen Kassel in Germania. È un fotografo dell'Associated Press e ha partecipato alla Biennale di Venezia del 2015.