

Biografia
Vivo nella Uncanny Valley, uno spazio dove convergono dramma, tensione, umorismo, sensualità e mistero. Il mio lavoro, che si tratti di fotografia, pittura o scenografia, cerca di abitare questo territorio, esplorando i confini tra reale e surreale, familiare e straordinario.
Con una formazione in architettura, scenografia e belle arti, il mio percorso creativo attraversa discipline e continenti diversi: dai palcoscenici teatrali e cinematografici alle pareti delle gallerie di Los Angeles, New York e l'Europa. Che si tratti di catturare l'anima silenziosa del Vermont attraverso un obiettivo, di dipingere attori in costume tra una ripresa e l'altra o di mettere in scena un momento di rivelazione tra un manichino e un uomo, il mio lavoro è sempre incentrato sulla narrazione e sull'emozione.
Mi occupo di archetipi e ambiguità, luce e desiderio, colore e contrasto. Attraverso tutti i mezzi espressivi, il mio obiettivo è trascendere il banale, sfidare i precedenti e invitare gli spettatori a entrare in scene pulsanti di possibilità: spazi rivestiti non di certezza, ma di domande.
Alla fine, costruisco luoghi di pausa. Momenti di riflessione. Inviti a sentire.