Durante l'ultimo trimestre del 2020, Zhuo Qi è stato invitato in residenza dalla Fondazione Martell a Cognac. La fondazione gli ha offerto la rara opportunità di avere accesso illimitato a un laboratorio di soffiatura del vetro; è così che ha potuto sviluppare la sua ultima serie di opere “Bubble-Game” combinando antiche sculture cinesi e tecniche di soffiatura del vetro.
Come artista, l'approccio di Zhuo Qi si basa sul concetto di shock culturale. L'incontro tra la cultura cinese e la cultura occidentale è un elemento fondante del suo lavoro, sia a livello linguistico, storico che in termini di tradizione e tecniche ceramiche che gli sono state insegnate all'ENSA Limoges. Originario della città di Fuxin in Cina, si reca regolarmente a Jingdezhen, città considerata la capitale mondiale della porcellana. Trova nelle montagne di rifiuti generati da questa industria parte della sua materia prima, una materia carica di storia, una storia che lui si assume la responsabilità di restaurare, come un ceramista iconoclasta, lavorando direttamente sui pezzi di ceramica attraverso diverse lavorazioni si potrebbe pensare sperimentali ma che si rivelano perfettamente padroneggiati.
Il risultato è una tecnica unica che unisce le tradizioni cinese e francese, in cui la porcellana è sia materiale che soggetto. Zhuo Qi utilizza questo materiale in modo radicale e performativo, sconvolgendo le forme tradizionali del ceramista per creare sculture sorprendenti che rompono completamente con l'uso consueto degli oggetti.
La sua nuova serie di sculture “Bubble-Game”, che sarà esposta in galleria, si inserisce perfettamente nella continuità del suo lavoro ma la materia prima si evolve; Non si tratta più di ceramiche quelle che l'artista maltratta, ma di eccellenti riproduzioni di antiche sculture cinesi da lui precedentemente e meticolosamente collezionate durante i suoi viaggi in Cina.
Spesso deteriorate nel tempo, queste sculture sono rotte, fratturate con arti mancanti. Zhuo Qi ha deciso di riportarli in vita, di restaurarli a modo suo: utilizzerà il vetro soffiato per riempire il vuoto, la parte mancante, così l'opera d'arte preesistente diventa un'altra opera, un nuovo ciclo di vita viene creato e ricorda i cicli di reincarnazione buddisti. L'alchimia che si instaura tra la forma dell'originale scultura in pietra, talvolta millenaria, e l'aspetto contemporaneo e delicato del vetro colorato che la sorregge, ci conduce verso le strane, incongrue nozioni care all'artista per le quali l'umorismo e la trasgressione sono forme naturali di comunicazione. Il contemplatore rimane colpito dal paradosso che circonda ciascuna opera della serie; All'estetica e alla potenza di queste sculture millenarie di Buddha si aggiunge quella di questi fragili e colorati cuscini di vetro: tutto ciò è stranamente bello...
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