Nella sua nuova serie, Patrick Cornillet, dipinge l'intera superficie del dipinto (scatola di legno dipinta di bianco) mentre fino al 2013 gli elementi architettonici erano presi dal loro ambiente e ricostituiti sotto forma di oggetti separati e interi su sfondo bianco.
Laddove nella serie precedente era richiesta l'austerità, una vera e propria opera di purezza, qui gli edifici dialogano con l'ambiente, emergono altri colori. Quando si tratta di un dettaglio di una costruzione, è il costituente fondamentale di un insieme che lo ingloba.
Oltre alle infinite sfumature del cemento, che ci rendono consapevoli della ricchezza della materia e delle tracce lasciate dall'uomo e dal tempo, particolarmente compiuto è il lavoro sulla luce. Le ombre sono gestite magnificamente, donando volume e contrasto alla scena che ci incuriosisce e cattura il nostro sguardo. Anche se le architetture appaiono austere, gli spazi sembrano disabitati, disumanizzati, da quest'opera magistralissima emerge una forza incredibile, una poesia particolare, un misticismo accattivante. Da notare che i quadri sono tutti dipinti su eleganti scatole di legno bianco, conferendo alla “tela” lo status di oggetto.
Patrick Cornillet ha esposto con la Galleria ad Art Paris, Scope Basel, Miami, Art Copenhagen, Slick Paris e Bruxelles, oltre a numerose volte a St-Art Strasburgo.
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