Movimento anticonformista, il surrealismo gioca con i tabù. È quindi senza complessi che si emancipa dalla modestia accademica nelle sue rappresentazioni artistiche del corpo femminile. Oggetto del desiderio, la donna erotizzata si rivela nuda sotto l'obiettivo di Man Ray o come modella per de Chirico e Dalì, in una sensualità sovversiva. Questa idealizzazione del corpo, però, rinchiude la donna nel ruolo di musa muta. È l'incarnazione di un'adorazione mitizzata, l'ispirazione docile degli stereotipi maschilisti.
Sade, riscoperto con entusiasmo da Man Ray, Max Ernst, Bellmer e Dalì, ben illustra la contraddizione dei surrealisti tra l'esaltazione romantica della Donna-musa - bella, giovane, innocente e seducente - ma anche il saper nutrire desiderio e creatività , spesso perverso dell'artista. In breve, il movimento surrealista (che alla sua creazione non comprendeva nessuna donna) concilia amore ed erotismo, ma proclama la libertà delle donne esclusivamente attraverso il desiderio degli uomini.
Quando incontrò Gala nel 1929, Salvador Dalì aveva solo un’idea astratta e infantile della donna. Anche lui si presenta a lei coperto di escrementi di capra e con le ascelle sfregiate.
Donna libera e brillante, vicina a Brassaï, Char o Crevel, Gala avrà un impatto fondamentale sull'evoluzione psicologica di Dalì, ma anche sul suo pensiero e sulla sua opera. Unico modello del pittore, spesso descritto come autoritario, iconoclasta e avanguardista, Gala plasmò letteralmente il talento di Dalì e lo liberò da una visione esclusivamente macho della donna.
Grande lettore di Freud, Dalì la soprannominò Gradiva, allegoria della donna salvatrice. Gala è colei che sembra “abbattere le barriere delle mie fantasie infantili […] mettendosi a nudo davanti a me con le proprie ossessioni”. Da quel momento in poi, Dalì trascese le sue angosce di morte, incanalando la sua follia in una “paranoia-critica” le cui deliranti associazioni e interpretazioni forniscono materiale per un’opera di incomparabile inventiva.
Lei è la Donna Visibile, lui l'Uomo Invisibile che esiste solo attraverso la sua presenza. Firmerà i loro due nomi misti “Dali-Gala”
Ingiustizia impossibile, un solo essere è al mondo
L'amore sceglie l'amore senza cambiare volto
Questi versi di Eluard descrivono questo amore fusionale, che lo priva di sua moglie Gala. All'origine del desiderio per l'altro c'è l'idea di vedere nell'Altro un'immagine di sé.
Questa donna visibile diventa onnipresente, addirittura ipertrofica, in Pat Andrea, che ha accettato l'invito di Dalì Paris. Questo alfiere della Nuova Soggettività propone una pittura figurativa inquietante e interrogativa. È attraverso due tele, e soprattutto una serie di incisioni originali su immagini di Max Klinger, che l'artista olandese con sede a Parigi dialogherà con i corpi incatenati della serie di Casanova e del Marchese de Sade.
Max Klinger le cui incisioni influenzarono, tra gli altri, Max Ernst, che fu l'amante di Gala, dopo Eluard e prima di Dalì... Il cerchio si chiude.
Io propongo un dipinto, poi sei tu a interpretarlo.
Pat Andrea e Dalì presentano molti punti di convergenza: il loro lavoro trae la sua forza dalla padronanza dei codici classici del Rinascimento e pone lo spettatore come un voyeur.
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