“La vita nella plastica. Soffocamento” è una serie di dipinti che, attraverso generi classici come la natura morta e il ritratto, presentano le caratteristiche della modernità. Diciamo che rappresentiamo il tipico, gli oggetti che ci circondano. Il packaging è particolarmente importante come nuovo tipo di oggetto. Non porta più solo il senso di specialità, di mistero. Non segna più solo la separazione degli oggetti dalla vita quotidiana, al contrario, i tipi di utilizzo diventano simboli e segni quotidiani. Usare sacchetti di plastica usa e getta è un brutto segno. L'atteggiamento nei suoi confronti varia tra una questione di cattivo gusto e un'offesa ambientale. C'è un particolare tipo di simbolismo coinvolto nella confezione in nylon del prodotto, che si riferisce al cambiamento di significato. Ci regala anche nuove immagini e quindi un nuovo sguardo al prodotto stesso. Per proteggere il prodotto, il consumatore è disposto a soffocarlo e a mettere in pericolo l’ambiente. Questo delicato strato, posto tra gli esseri viventi come frutta e verdura attraverso il quale la loro immagine viene distorta, ricorda molto l'alienazione che esiste nella stessa vita moderna. In questo senso, queste nature morte diventano immagini dello stile di vita contemporaneo. Sfocato, con opzioni, ma a volte confuso, l'occhio non sa dove posarsi: il sottile strato di nylon o la pesca succosa. Informazioni sull'artista: Gergana Tabakova è un'artista con sede a Sofia, Bulgaria. Ha completato il master in pittura presso l'Accademia Nazionale delle Arti di Sofia. Attualmente è dottoranda presso l'Accademia Nazionale delle Arti di Sofia e studia il rapporto tra pittura e cinema. Un elemento chiave del credo dell'artista è percepire oggetti e situazioni come un'opportunità per esprimere il proprio potenziale interiore come informazioni immateriali. Le opere d'arte di Gergana fanno parte di una ricerca in cui si intrecciano fascinazione rudimentale, emozione e pensiero, generati dalla connessione tra oggetto immateriale e oggetto materiale.
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