Antonella Quacchia

Artista italiana nata a Gorizia (Italia) nel 1957. Da bambina, Antonella ha vissuto in Brasile per poi risiedere in Italia, Francia e Svizzera. Circa un anno fa si è trasferita a Vienna (Austria), dove attualmente vive.

La vita gli ha fatto imparare diverse lingue oltre all’italiano, che è la sua lingua madre. Parla fluentemente inglese, francese, spagnolo e portoghese e attualmente sta imparando il tedesco.

La sua formazione universitaria è in informatica. All'inizio della sua carriera, ha lavorato per quasi dieci anni presso il Centro europeo per la ricerca nucleare (CERN) a Ginevra, in Svizzera. Ha trascorso il resto della sua vita professionale presso l'Organizzazione internazionale del lavoro (ILO) a Ginevra, in qualità di direttrice dell'unità per le comunicazioni digitali.

Antonella ha iniziato ad avvicinarsi all'arte qualche anno fa. Tuttavia, a causa dei suoi impegni professionali e familiari, non ha mai potuto dedicarsi completamente ad esso, anche se solo nel tempo libero. Dopo essersi dimessa dall'ILO, ora può dedicarsi alla sua passione di sempre: la pittura!

Ha seguito alcuni corsi d'arte e soprattutto ha sperimentato diverse tecniche da sola, provando acquerelli, pastelli, colori ad olio e acrilici. Quest'ultimo, in particolare, utilizzato con diversi materiali insoliti in pittura, è ciò che dà luce al suo lavoro.

Nel tempo ha dipinto molti soggetti figurativi, come fiori o paesaggi, per poi rendersi conto che la sua migliore espressione è la pittura astratta, perché lascia tanto spazio alla condivisione delle emozioni, all'immaginazione, alla curiosità e all'interpretazione.

Sia per impegni professionali che per interessi personali, ha viaggiato molto per il mondo, sempre curiosa verso altri modi di vivere e affascinata dalla bellezza del nostro pianeta. I ricordi di questi viaggi costituiscono sempre una grande fonte di ispirazione. Le sue opere esprimono ciò che sente, ciò che vede intorno a sé: movimento, colore, natura, ricordi, cibo,...

Antonella sta attualmente lavorando a una serie chiamata "Floating Shapes", in cui invita le persone a usare la propria immaginazione per sperimentare un altro modo di guardare elementi familiari. I suoi dipinti attraggono innanzitutto persone da lontano per le masse contrastanti. Avvicinandosi si scoprono una moltitudine di forme, colori e dettagli che stimolano la curiosità e creano spazio per la libera fantasia.