Bart Ramakers
  • Biografia
  • Movimenti

Bart Ramakers

Belgio • 1963

Biografia

Bart Ramakers (1963) fotografa scene pittoresche che riflettono la “condizione umana”. Mescola frammenti di miti e leggende, vangeli e fiabe, opere liriche e classici del cinema con nuove storie, alla ricerca di ciò che (ancora) ha un senso, come un fotografo moderno che fotografa Diogene sui detriti dell'Occidente. Allegramente anacronistico e archetipico, perché la condizione umana è eterna e immutabile.

Bart è cresciuto sulle rive della Mosa, all'ombra dei fratelli Van Eyck. Fin da bambino disegnò, incise e dipinse, ispirandosi ai maestri fiamminghi, ai racconti storici, alla musica barocca e romantica e all'opera. I suoi dipinti fotografici traggono generalmente spunto da miti, leggende e storie classiche. Raccontano (da una prospettiva contemporanea) miti di bellezza e potere, passione e tradimento, sensualità e brutalità, vita e morte, spesso con un tocco leggermente ironico, sarcastico o umoristico. Spesso i rapporti uomo/donna vengono invertiti e la morale cristiana della sofferenza e della redenzione viene sostituita da un amore ottimista e generoso. Non sarà la sofferenza a salvare il mondo, ma l'amore, secondo la sua versione dell'Ultima Cena (Agnus Dei, 2014). Nelle sue opere abbondano i riferimenti alla storia dell'arte, al cinema e alla letteratura.

I suoi lavori sono stati esposti al B • Art Ghent 2013, FotoFever Paris 2014, “One Big Family” (Alden Biesen, 2015), “Sweet 18” e “The Beauty of the Beast” al Château d'Ursel (2015, 2017) . ) ed è stato recentemente discusso in dettaglio sulla rivista parigina “Normal”. Nel 2018 ha presentato i suoi “Automates for a New World” (2015-2018), una collezione di macchine superbe che affrontano tutte le principali sfide della società moderna (in collaborazione con Ben Stimulé).

Leggi di più

Scopri le nostre selezioni di opere d'artisti

Hai bisogno di un aiuto per trovare il tuo colpo di fulmine? Consulta le nostre pagine di selezioni fatte per te.