Carolina Borrero

Artista visivo e decostruttore di piante. La sua ricerca si basa sulla necessità di osservare il territorio a partire dai rapporti di convivenza che l'essere umano instaura con l'ambiente, la materia e gli altri esseri viventi, da lì si dedica ad indagare le conseguenze e le trasformazioni che avvengono in questo processo.

Partendo dal postulato che ogni presenza si traduce in una traccia e che produrrà inevitabilmente qualche alterazione o traccia, studia il paradosso che la nozione di progresso suppone come asse trasversale del pensiero umano, poiché prelevando materie prime dalla natura, alterando territori e esistente in modo simile. Allo stesso tempo degli altri, presuppone che trasformare sia anche trasformare se stessi.

Sulla base di questa osservazione, orienta la sua ricerca plastica verso un laboratorio di trasformazioni e tracce, una tassonomia dettagliata dell'evoluzione dei materiali che lavora: trasforma pezzi di legno in disegni, piante in esercizi di scuoiatura, o materiali sterili in terreni fertili, comprendere che il suo lavoro di artista è integrato nelle questioni sociali e ambientali e che l'arte è parte del grande insieme che la convivenza significa.

Trova questo artista e molti altri dello stesso stile nel movimento degli artisti ambientali