
Bouquet de fleurs
Jean-Pierre Pophilat
Pittura - 71 x 100 x 2 cm Pittura - 28 x 39.4 x 0.8 inch
4.800 €
Nato nella clinica Pergola di Vichy, Jean-Pierre Pophillat ha vissuto i primi nove anni della sua vita a Lapalisse dove suo padre era assistente farmacista e sua madre insegnante di pianoforte. Ha vissuto a Raincy dal 1946, i suoi genitori lavoravano lì come erboristi.
Durante gli studi secondari a Raincy, il suo insegnante di disegno fu Louis Parrens (1904-1993) - autore nel 1953 del libro Prospettiva e tracciamento delle ombre: teoria e pratica , regolarmente ripubblicato2 - che, nel 1952, lo incoraggiò nello stesso anno sostenne l'esame di ammissione alla Scuola Nazionale di Arti Applicate e Mestieri dove entrò nell'ottobre 1953 per apprendere le tecniche dell'arte monumentale - mosaico, arazzo, vetrate, affresco, ma anche lacca con Pierre Bobot - e conseguì il diploma a giugno 19573.
Ammesso nell'ottobre 1957 all'École nationale supérieure des beaux-arts di Parigi dove ebbe come maestri preparatori Yves Brayer, Georges Rohner, Georges Cheyssial, Edmond Heuzé e Jean-Eugène Bersier (quest'ultimo insegnante dell'arte dell'incisione), entrò a far parte dell'Accademia laboratorio di Roger Chapelain-Midy3 nel 1958, poi partecipa al Salon de la Jeune Peinture insieme a Bernard Buffet, Maurice Boitel, Xavier Valls, Michel-Henry e Pierre-Henry.
Nel 1964, vincitore del Premio Casa de Velázquez (faceva parte della 35a promozione con Arnaud d'Hauterives), rimase a Madrid fino al 1964. Secondo la testimonianza del suo amico Jean Canavaggio che lo incontrò lì per la prima volta, la sua pittura vira verso una “via nuova” che sostituirà definitivamente i toni cupi che fino ad allora lo collocavano nella continuità di Francis Gruber e del miserabilismo del dopoguerra: “a contatto con la Spagna, con le sue tradizioni e i suoi contrasti, abbiamo visto la sua tavolozza si schiarisce gradualmente, i suoi paesaggi accolgono i bianchi gessosi dell'Andalusia, i suoi orizzonti si impregnano della luce dell'altopiano castigliano”3.
Dal 1959 partecipa a numerose mostre collettive, tra cui: Salon de la Jeune Peinture, Salon d'Automne di cui diventa membro nel 19725, Salon Comparisons dove espone per circa quarant'anni nel gruppo di Maurice Boitel6, Salon de la National Società delle Belle Arti, Salone degli Artisti Francesi, del comitato e della giuria di cui divenne membro nel 19703. Il Premio Nazionale della Marina assegnatogli nel 1978 gli valse un viaggio a bordo della Jeanne in Polinesia3.
Dipinge regolarmente opere vivaci e colorate intorno alle sue proprietà a Cannes e Deauville, ispirando la gioia di vivere. Gérald Schurr cita anche i paesaggi dei Vosgi e del bacino di Arcachon7.
Pittura - 71 x 100 x 2 cm Pittura - 28 x 39.4 x 0.8 inch
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