FLORE Photographer

Fotografa franco-spagnola nata nel 1963, FLORE vive attualmente a Parigi. Dopo aver lavorato per dieci anni per la stampa nazionale, ora si dedica esclusivamente al lavoro personale. Vincitrice nel 2018 del Premio di Fotografia Marc Ladreit de Lacharrière in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti, svolge il suo lavoro a lungo termine, spesso in viaggio. Le sue opere sono state oggetto di acquisizioni ed esposizioni in diverse istituzioni prestigiose come il Musée du Petit Palais, il BnF, l'MMP+ di Marrakech o il Memoriale di Rivesaltes.

Attraverso raffinati interventi tecnici in laboratorio, proprio come un'alchimista, FLORE plasma tanto quanto ripristina il mondo che si schiude davanti ai suoi occhi per realizzare immagini uniche che si allontanano dalla realtà fotografica convenzionale, creando una fusione tra sfondo e forma.
Mette così in discussione il mezzo fotografico passando con disinvoltura dalle tecniche più antiche come il platino-palladio o la cianotipia, a quelle più moderne, a volte mescolandole e intervenendo fisicamente sulle stampe con cera, oro o pigmenti.
FLORE è totalmente impegnata nella ricerca della memoria e produce immagini “non sensazionali” che tentano di ricreare la verità al posto di una realtà che sta gradualmente svanendo.
Definisce il suo universo poetico e senza tempo come un atto politico, che è il suo modo di posizionarsi di fronte al “raggio oscuro che viene dal suo tempo”, come dice G. Agamben.
Lontano da ogni nostalgia, il suo lavoro venato di malinconia mette in discussione lo status dell'immagine nelle nostre società contemporanee e tenta di offrire un'alternativa ai tormenti del mondo invitando lo spettatore a entrare nel suo mondo poetico.
Perché alla rivolta c'è speranza, perché ai ricordi si oppone la vita, perché all'effimero dell'aneddoto si oppone il pensiero, perché al sentimento si oppone all'esperienza del visibile, l'opera di FLORE è unica.