
Biografia
Il lavoro di Justin Weiler si inserisce in una tensione al confine tra spazio interno ed esterno, tra contemplazione e addomesticamento, utopia e distopia. Le superfici tracciano e scandiscono un pattern che è diventato pattern. Persiane, serre, paraventi, tende di ferro, piante e mazzi di fiori obbediscono a una frontalità stratificata, come tante metafore per gli strati di inchiostro che l'artista stende ripetutamente sul suo supporto. Quando il gesto è caparbio e ostinato, passando meticolosamente o nervosamente, sullo strato che lo precede, lo arricchisce nello stesso tempo in cui ne rimuove un sottile deposito. Più malinconico che moralizzatore, più poetico che politico, il suo lavoro monocromatico sospende il passare del tempo. Al di là della griglia c'è una profondità che apre lo spazio e rende visibile ciò che era nascosto. (Marion Zilio)