

Biografia
"Il mondo percepibile è una distorsione", afferma Platone nella sua allegoria della caverna. Nella sua opera d'arte, l'artista di origine greca Christo Daskaltsis cerca di dimostrare che il nostro processo di visione non riesce a distinguere tra ciò che è veramente lì e la nostra percezione di ciò che è lì.
"Voglio che l'osservatore veda che non vede nulla", afferma. Vuole che ci rendiamo conto che - ingannati dai nostri occhi - spesso giudichiamo troppo in fretta in base alle apparenze.
Se osserviamo i dipinti di Daskaltsis, vediamo una superficie materiale strutturata. Ma invece di rimanere in superficie, ci immergiamo sempre più nel dipinto e, sotto l'influenza della nostra memoria ed esperienza, iniziamo a vedere cose; cose che di solito ci ricordano la bellezza della natura. Qui possiamo vedere un primo piano di una lastra di ghiaccio tritato o la spuma frizzante delle onde del mare, lì la struttura delle cime innevate delle montagne o le dune del deserto viste dallo spazio.
Poi veniamo riportati all'improvviso sulla superficie del dipinto e rimaniamo di nuovo intrappolati nelle sue proprietà materiali, realizzando che ciò che abbiamo appena visto non è né ciò che c'è né ciò che dovrebbe esserci: la struttura del dipinto non è niente di più e niente di meno che una reazione chimica tra pittura a olio, trementina e alchidica. L'artista fa un passo indietro consapevolmente in questo processo e lascia che la struttura venga costruita dal caso e dai materiali stessi.
Dove finisce l'astrazione e quando entrano in gioco la nostra memoria e la nostra immaginazione per creare un significato senza che nemmeno ce ne rendiamo conto?
Christo Daskaltsis vuole quindi che prosciughiamo la nostra percezione sovrastimolata e la ricarichiamo con nuove intuizioni su noi stessi. La sua opera d'arte mostra la relazione tra oggetto e osservatore non solo in termini platonici di distorsione, ma anche in termini di identità. Perché sperimentando la sua opera d'arte, siamo costretti a metterci in discussione in termini di cognizione, immaginazione, razionalità ed emozioni - in breve, con tutti i nostri sensi più intimi.
