Giuseppe Veneziano
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Giuseppe Veneziano

Italia • 1971

Biografia

Giuseppe Veneziano è nato nel comune di Mazzarino (Caltanissetta, Sicilia) il 22 febbraio 1971 e ha vissuto nel comune di Riesi (provincia di Caltanissetta) fino all'età di 18 anni. Nel 1996 si laurea in Architettura presso l'Università degli Studi di Palermo. Durante gli studi collabora con diverse testate giornalistiche (Le Giornale de Sicile, La Sicilia e Stilos) come disegnatore e illustratore. Nel 1997 si trasferisce a Bologna, cosa che gli permette di collaborare con lo studio di architettura Glauco Gresleri. Nel 1998 ritorna a Riesi dove apre il proprio studio. Accanto all'attività di architetto, Veneziano realizza anche vignette per diverse case editrici (Edizione Paruzzo, Editore Il Capitello). Dal 2000 al 2002 è stato direttore didattico e docente di storia dell'arte presso l'Accademia di Belle Arti Giorgio de Chirico di Riesi. Nel 2002 si stabilisce definitivamente a Milano per dedicarsi esclusivamente all'insegnamento e alla pittura; mantiene lì la sua residenza ancora oggi. La prima volta che il lavoro di Giuseppe Veneziano venne notato fu nel 2004 durante una mostra intitolata "In-Visi" organizzata dallo scrittore Andrea G. Pinketts, e tenutasi al pub milanese Le Trottoir. Tra le opere in mostra, un gigantesco ritratto di Osama Bin Laden. L’opera più discussa però è stata il ritratto di Maurizio Cattelan con il cappio al collo. Veneziano ha appeso l'opera allo stesso albero dove, un mese prima, l'artista padovano aveva appeso tre bambini di pezza. Entrambi i ritratti di Bin Laden e Maurizio Cattelan sono stati pubblicati sulla copertina della rivista FLASH AR T. Nel 2006 Veneziano ha fatto notizia durante la mostra "American Beauty" tenutasi presso la prestigiosa e storica galleria milanese Luciano Inga Pin. Una delle opere presentate era un dipinto raffigurante la decapitazione dell'illustre scrittrice Oriana Fallaci, intitolato “Occidente, Occidente”. Secondo l'artista le sue intenzioni erano intese come una riflessione sull'atmosfera di paura che viveva gran parte dell'Europa. dopo l'11 settembre e dopo gli attentati terroristici di Madrid e Londra. Nei giorni di apertura della mostra, è stata trasmessa sui media nazionali e internazionali ed è stato avviato un dibattito nel corso del quale Dario Fo, premio Nobel, Roberto Calderoli, ministro della Repubblica, il fotografo Oliviero Toscano, la giornalista Lucia Annunziata (direttore La Stampa ) e Renato Farina (editore; Libero) e sono intervenuti i rinomati critici d'arte Flavio Caroli e Philippe Daverio. La rivista del New Yorker. Molti blog americani hanno accusato l’Europa di sentimenti antiamericani, prendendo come esempio la mostra di Giuseppe Veneziano. Nel 2007 l'artista ha partecipato alla VI edizione della Biennale di San Pietroburgo dove ha vinto un premio. Nel 2008 è stato uno dei 20 artisti invitati a rappresentare l'Italia alla mostra “Artâthlos” tenutasi durante i XXXIX Giochi Olimpici di Pechino, Cina. Nel 2009, ancora una volta, un dipinto dell'artista siciliano intitolato “Novecento” ha suscitato l'interesse del pubblico e dei media. L'opera è una riflessione sul rapporto tra sesso e potere Diversi protagonisti della storia politica del XX secolo (Hitler, Stalin, Mussolini, Berlusconi, ecc.) sono sposati con eroine dei cartoni animati e pornostar. L'opera è stata chiamata dalla stampa "The Horseman's Orgy". In primo piano nell'enorme dipinto, Berlusconi è raffigurato a letto con Cicciolina. L'opera è stata esposta due mesi prima che scoppiasse lo scandalo delle feste nelle residenze di Berlusconi. pubblicato anche sulla copertina del libro di Paolo Guzzanti, "Mignottocrazia" (meglio tradotto come "Bitchocracy" o "Whore-ocracy"). Lo stesso anno, alla Fiera d'Arte di Verona, viene presentato il dipinto "Madonna del Terzo Reich", che raffigura una versione rivista della Madonna Cowper di Raffaello, che tiene in braccio il piccolo Hitler. L'opera venne censurata e il nome dell'artista tornò alla ribalta dei media nazionali e internazionali. Il sindaco, il vescovo e il rabbino della comunità ebraica di Verona ne hanno chiesto la rimozione. Dopo la censura, sotto lo spazio vuoto dove era stato precedentemente appeso il dipinto, Veneziano iniziò una protesta dichiarando il suo diritto alla libertà di espressione. A sostegno dell'artista è intervenuto lo scrittore Aldo Busi. Il dipinto è stato nuovamente esposto durante la mostra antologica di Giuseppe Veneziano dal titolo "Zeitgeist", che si è tenuta nel luglio 2010 a Pietrasanta (Lucca). Anche in questa occasione si sono levate forti proteste da parte del parroco locale. Il Comune di Pietrasanta ha revocato il patrocinio ancor prima dell'inaugurazione e ha imposto che non fossero diffuse le immagini dell'opera, nonostante fossero già stati affissi i manifesti. Il sindaco di Pietrasanta si è dissociato dalla mostra, ma non l'ha chiusa nonostante le continue pressioni del vescovo della città di Lucca. In tutte le chiese di Lucca l'Arcivescovado di Pisa dirama una lettera in cui dichiara il divieto dell'intera mostra. In difesa dell'artista intervennero diversi intellettuali, tra cui Vittorio Sgarbi, Giampiero Mughini, Andrea G. Pinketts, ecc. La mostra rimase aperta al pubblico e riscosse un grandissimo successo con più di 10.000 visitatori. In questo periodo l'opera venne notata dal gallerista Stefano Contini che la acquistò per completare la sua prestigiosa collezione personale. Ha inoltre invitato l'artista a far parte del suo team di artisti rappresentati attraverso le gallerie Contini. Nel 2011 Vittorio Sgarbi lo invita a partecipare alla 54a edizione della Biennale di Venezia con una mostra nel padiglione Italia. In questa prestigiosa sede l'artista ha esposto l'opera “Solitamente vesto Prada” (Di solito indosso Prada). L'opera è stata vista dagli stilisti Dolce&Gabbana che hanno commissionato due nuovi lavori per la loro collezione. Nel 2012 Ivan Quaroni ha scelto Veneziano tra 60 artisti italiani. che hanno partecipato alla Biennale Italia-Cina. Dalla critica e dalle riviste d'arte, Veneziano è riconosciuto come uno dei maggiori rappresentanti del "nuovo pop italiano" e del gruppo "Italian Newbrow".

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