
Family catch ups - Italian old painting
Guido Guidi
Pittura - 35 x 50 x 1 cm Pittura - 13.8 x 19.7 x 0.4 inch
550 €
Guido Guidi (1901-1998) è nato a Livorno, generalmente indicato come anello di congiunzione tra i grandi Macchiaioli e le generazioni successive. Fin dalla tenera età dimostrò una certa predisposizione per il disegno, attraverso il quale applicò le proprie osservazioni su forme e colori, dimostrando anche una certa abilità manuale.
Terminati gli studi primari, nel 1912 si iscrisse all'Istituto di Arti e Mestieri, dove frequentò solo per breve tempo, poiché fu presto richiamato a lavorare come calzolaio a causa delle gravi condizioni economiche della famiglia. In seguito a questa esperienza, decise di aprire una propria bottega nel 1916, in piena Prima Guerra Mondiale, ed infatti fu chiamato alle armi già nel 1919 presso il III Reggimento Cavalleria di Ferrara. Nonostante i lavori per migliorare la sua proprie condizioni economiche e familiari, continuò ad esercitare la sua passione per il disegno attraverso studi dal vero. Anche gli eventi bellici non fermarono la sua voglia di sperimentare e di questi anni restano alcune scene di vita militare, ritornate successivamente anche nella sua pittura, a testimoniare come l'artista visse intensamente questo periodo e il modo in cui certi avvenimenti rimasero impressi. nella sua memoria.
Nel 1924 espone per la prima volta i suoi dipinti in pubblico in una mostra collettiva intitolata Cenacolo degli Illustri vicino a Firenze mentre nel 1927, anno del suo matrimonio, espone alla Bottega d'Arte di Livorno con la sua prima mostra personale e lega la sua arte da tempo al cognato Galliano Masini, già affermato tenore, il quale, da mecenate illuminato, acquistò l'intera sua produzione, alleviando così anche le sofferenze psicologiche dell'artista.
Purtroppo, nonostante alcuni successi espositivi e riconoscimenti, come l'acquisto di un suo dipinto da parte della Casa Reale nel 1936, l'artista non fu mai abbandonato da una certa malattia mentale, dovuta anche alla fine del sodalizio con Masini, che lo costrinse ai frequenti ricoveri a Volterra e Pisa. Questa condizione di instabilità economica e soprattutto interna lo portò ad allontanarsi dalla pittura, in concomitanza proprio con la Seconda Guerra Mondiale. Riprende l'attività con entusiasmo alla fine degli anni Quaranta e nel 1955 segna il suo ritorno con una mostra per la Rassegna di Arte. Popolare a Roma, seguita da un'altra mostra alla Bottega d'Arte di Livorno, nel 1956, ripetuta nel 1959. Nel 1961 è presente anche a Firenze alla Galleria Cancelli, come membro del gruppo Labronico Dopo alcuni anni trascorsi praticamente nell'isolamento, a stretto contatto solo con la propria tavolozza, l'artista si ritrovò presto in corsa tra i più importanti galleristi e collezionisti italiani che, colpiti dal suo personalissimo modo di dipingere, invasero il suo studio. Inizia così per Guidi un periodo di intensa attività espositiva, che lo porta a visitare tutte le più importanti città italiane, attraverso i più grandi eventi artistici del dopoguerra italiano.
L'artista fece tappa ricorrente a Livorno, dove, nel 1966, allestì una mostra antologica organizzata dal Comune presso la Casa della Cultura, che lo consacrò tra i più grandi pittori labroniani del XX secolo, dando definitivo riconoscimento alla sua arte Negli anni Settanta continuano le sue partecipazioni, sia alle grandi manifestazioni internazionali, come la Biennale d'Arte Contemporanea Europea, organizzata ad Atene nel 1972, sia nelle più importanti gallerie italiane. Nel 1984, ad ulteriore conferma della popolarità e del successo ottenuti, viene pubblicata una monografia da Matteoni Editori di Lucca, a cura di Piero Caprile, Elio Mercuri e Adolfo Tucci. Le ultime mostre si sono svolte alla Galleria Athena di Livorno, nel 1996. e al Giardino d'Arte di Montenero, nel 1997. Guidi muore nel 1998 e la sua memoria è stata subito celebrata attraverso una serie di retrospettive dedicate alla persona e all'artista. artista.
L'arte di Guidi nasce da una sua stessa esigenza spontanea, che parte dalla sua interiorità. Fa parte del gruppo di artisti che sono cresciuti sviluppando il proprio talento da autodidatti, vivendo un po' ai margini, ma questo non deve essere visto come qualcosa di riduttivo per l'artista, anzi, se non avesse avuto una Dopo un'esperienza di questo tipo, la sua arte avrebbe certamente conosciuto sviluppi diversi e forse non sarebbe stata esente da condizionamenti esterni come invece fu. Ha saputo dare libero sfogo alla propria interiorità, ai propri sentimenti, senza utilizzare linguaggi già usati da altri. Guidi costruisce le forme e le figure con pennellate rapide, quasi sommarie, sfumando i contorni dei soggetti rappresentati. Il colore, sempre acceso e vivido, domina, ma non arriva mai a cancellare i personaggi rappresentati. La sua pittura è spontanea, libera, non segue un percorso evolutivo prestabilito, si ispira alla vita di tutti i giorni, le forme e le situazioni sono riconoscibili da tutti. Attraverso i suoi dipinti riesce a calare l'osservatore in uno spazio che sembra trasportarlo in una dimensione quasi onirica, forse proprio grazie alle sue pennellate, ai suoi colori, alla luminosità diffusa, che rimane legata anche ai contesti e agli spazi che sono quelli tipico della realtà conosciuta e riconoscibile a tutti, che tuttavia appare qui in una dimensione inaspettata.
Pittura - 35 x 50 x 1 cm Pittura - 13.8 x 19.7 x 0.4 inch
550 €
Pittura - 35 x 50 x 1 cm Pittura - 13.8 x 19.7 x 0.4 inch
550 €
Pittura - 50 x 35 x 1 cm Pittura - 19.7 x 13.8 x 0.4 inch
550 €
Pittura - 50 x 35 x 1 cm Pittura - 19.7 x 13.8 x 0.4 inch
550 €
Pittura - 35 x 50 x 1 cm Pittura - 13.8 x 19.7 x 0.4 inch
Venduto
Pittura - 50 x 35 x 1 cm Pittura - 19.7 x 13.8 x 0.4 inch
Venduto
Scegli le tue preferenze
L'arte ti appartiene
L'arte ti appartiene