
Prince & Princess Art Gallery
Eva Kloetgen & Davide Galbiati
Da 28 settembre 2016 al 29 ottobre 2016
Una scultura è un istante tratto dal vuoto come le stelle sono minuti conquistati dall'infinito. Le figure immobili di Davide Galbiati ci trasportano in spazi dove regna una gravità silenziosa. Le mani chirurgiche di Davide sezionano pazientemente il cemento, la pietra, il legno per scoprire le anime intrappolate.
Henri Focillon parla così delle mani: “Sono quasi esseri animati. Servi? Forse. Ma dotati di un genio energico e libero, di una fisionomia – volti senza occhi e senza voci, ma che vedono e che parlano. Alcuni ciechi col tempo acquisiscono una tale finezza di tatto che sono capaci di discernere, toccandole, le figure di un mazzo di carte, con lo spessore infinitesimale dell'immagine.
Davide discende in forma diretta dagli scultori di Osiride Egitto. La sua ricerca è identica. Scolpire il frutto della carne per raggiungere il nucleo puro dell'inesprimibile. Questa prospettiva ascetica richiede l'azione raccolta del gesto meditativo. Ma questa postura monastica di Davide non mette a riposo la sua immaginazione. Il favoloso adorna la purezza delle sue figure esoteriche. Il fantastico divampa nella staticità delle opere.
Non basta essere poeta del Sacro, la forma deve essere all'altezza del pensiero. Davide Galbiati, scultore dall'incanto mistico, dispone con abili progetti le spiagge dove ombra e luce interagiscono. Ci offre tutti i suoi volumi misteriosi con forze emotive che si irradiano dall'interno e si affermano in tensione sulla superficie visibile.
Davide Galbiati è un mago.
- Michel King, Presidente della Società Nazionale di Belle Arti - Parigi
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