

Mongolia
• 1990
Biografia
Formazione: Ensapc, Cergy (2011 - 2016)
Media utilizzati: Disegno, Abbigliamento, Scultura, Pittura, Performance
Odonchimeg Davaadorj ha vinto il Premio ADAGP - “Rivelazione nelle arti plastiche” alla 65a mostra di Montrouge, 2018. La giuria ADAGP era co-presieduta da Philippe Ramette ed Elizabeth Garouste.
"Nata in Mongolia, Odonchimeg Davaadorj ha lasciato il suo paese natale all'età di 17 anni per vivere nella Repubblica Ceca prima di iniziare i suoi studi artistici a Parigi. Nel corso della sua carriera, il disegno è rimasto il suo mezzo preferito, mentre la moda e la letteratura hanno ispirato il suo approccio. La sua pratica come poeta, scrivendo in diverse lingue tra cui il francese, non deve essere dissociato dalla sua opera plastica, si riflette infatti interamente nelle sue creazioni liriche e sottili suggerite, dove sogni, desideri e realtà si fondono con le linee di china mentre si estende il disegno, i fili, cuciti, ricamati, interrompono la delimitazione tra il tessuto e la grafica, aggiungendo carattere onirico all'opera. L'intervento del filo in rilievo aggiunge un aspetto tattile all'immagine, ricalcando legami forti pur riflettendo la loro fragilità A volte, ciò che ci porta a sognare è appeso a un filo.
-Claire Mead
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Media utilizzati: Disegno, Abbigliamento, Scultura, Pittura, Performance
Odonchimeg Davaadorj ha vinto il Premio ADAGP - “Rivelazione nelle arti plastiche” alla 65a mostra di Montrouge, 2018. La giuria ADAGP era co-presieduta da Philippe Ramette ed Elizabeth Garouste.
"Nata in Mongolia, Odonchimeg Davaadorj ha lasciato il suo paese natale all'età di 17 anni per vivere nella Repubblica Ceca prima di iniziare i suoi studi artistici a Parigi. Nel corso della sua carriera, il disegno è rimasto il suo mezzo preferito, mentre la moda e la letteratura hanno ispirato il suo approccio. La sua pratica come poeta, scrivendo in diverse lingue tra cui il francese, non deve essere dissociato dalla sua opera plastica, si riflette infatti interamente nelle sue creazioni liriche e sottili suggerite, dove sogni, desideri e realtà si fondono con le linee di china mentre si estende il disegno, i fili, cuciti, ricamati, interrompono la delimitazione tra il tessuto e la grafica, aggiungendo carattere onirico all'opera. L'intervento del filo in rilievo aggiunge un aspetto tattile all'immagine, ricalcando legami forti pur riflettendo la loro fragilità A volte, ciò che ci porta a sognare è appeso a un filo.
-Claire Mead
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