Patrick Smith
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Patrick Smith

Regno Unito

Biografia

Camminatore illuminato, Patrick Smith non ha mai separato lo sguardo dall'interrogativo.

Ogni orizzonte porta con sé un significato che le sue fotografie cercano di mettere in luce, con l'obiettivo di interrogare i soggetti che lo preoccupano. Fu quindi in quanto osservatore critico dell'instabile rapporto tra l'ambiente del XXI secolo e gli esseri che lo abitano che Patrick Smith diede avvio, nel 2005,

questo progetto unico intitolato “Territori del tempo libero”.

L'approccio fotografico ai nostri vagabondaggi all'interno di quello che i biologi chiamano il nostro "ambiente naturale" rivela il modo in cui la nostra società lo assedia e lo scolpisce quotidianamente, per renderlo compatibile con le sue esigenze. Patrick Smith considera quindi la denaturalizzazione dello spazio implicita negli imperativi della modernità, attraverso il prisma del turismo.

Contro ogni aspettativa, attraverso queste immagini avviene qualcosa come un cambiamento nel rapporto uomo/natura, così come lo immaginiamo; laddove ci aspetteremmo uno schiacciante sterminio industriale di ciò che dobbiamo chiamare natura, da parte di un essere umano insensibile e mostruoso, troviamo immagini di paesaggi di una perfezione stupefacente e, a prima vista, inoffensivi e in definitiva quasi coinvolgenti.

Ecco di cosa si tratta: il mondo che Patrick Smith ci mostra, sia esso rurale o urbano, è sempre levigato fin nei minimi dettagli e come se fosse costituzionalmente portatore di irrealtà, astrazione e talvolta anche di una strana poesia. Verrebbe voglia di credere a scene o addirittura a dipinti, tanto è perfetto il coordinamento della collocazione dei personaggi nello spazio. È difficile non restare affascinati da queste miriadi di sagome multicolori che punteggiano una montagna di un bianco così abbagliante da sembrare sintetica.

Se la struttura di alcune fotografie ricorda, per l'importanza data al dettaglio, quella dei dipinti di Brueghel il Vecchio, il tocco delle immagini, la sua consistenza algida e i suoi colori incisivi evocano non senza cinismo il mondo incantato svelato dai manifesti pubblicitari delle agenzie di viaggio e dei parchi di divertimento. Come disorientati dalla velocità con cui si verificano i cambiamenti territoriali intorno a loro, sciando sulla neve poliestere, pranzando in foreste che sembrano peristili e godendosi da vicino i bagni di sole su spiagge le cui rocce spigolose sono state accuratamente estratte il giorno prima, i personaggi che vagano nel cuore dei paesaggi di Patrick Smith ci invitano a riformare il nostro modo di vedere il mondo, e forse ad allontanarcene.

Patrick Smith, cittadino britannico, vive e lavora a Parigi. È stato finalista del Kodak Talent Grant del 2005.

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