
Clemente Vergara
Spagna
Jason Oddy è un artista e scrittore il cui lavoro si concentra sulla politica del luogo. Le sue indagini fotografiche sul Pentagono, ex sanatori sovietici, progetti algerini di Oscar Niemeyer, Guantanamo Bay e le sedi centrali delle Nazioni Unite a New York e Ginevra sono state pubblicate ed esposte a livello internazionale, tra cui alla Photographers' Gallery (Londra), Paris Photo, la Triennale di Milano, il Tropenmuseum (Amsterdam), l'Aperture Foundation (New York) e il Museum of European and Mediterranean Civilisations (Marsiglia).
Le opere di Oddy sono conservate in numerose collezioni private e pubbliche, tra cui la Wellcome Collection, il Michael Wilson Centre for Photography, la collezione di Elton John, Channel 4, la Citibank Private Bank, la DZ Bank e la University of Hertfordshire.
Ha ricevuto numerosi premi da enti finanziatori tra cui Arts Council England e la Graham Foundation. Attualmente sta lavorando a un libro sui progetti algerini di Oscar Niemeyer che sarà pubblicato dalla Columbia University.
Come scrittore, Oddy ha lavorato molto come critico d'arte e di architettura. Il suo primo libro, Notes du désert (Grasset, Parigi), un'esplorazione dei campi di addestramento antiterrorismo americani post-11 settembre, è stato pubblicato l'anno scorso (2017). Il suo racconto, "All That Is Solid", una riflessione sulla Brexit attraverso la lente dell'iconoclastia puritana del diciassettesimo secolo, è apparso nell'ultima edizione della rivista francese Le Courage.
Oddy ha insegnato in numerose istituzioni, tra cui la School of Visual Arts (NY), la Domus Academy (Milano) e la University of the Arts di Londra. Ha conseguito un MA (con lode) in teoria letteraria del dopoguerra presso l'University College di Londra.
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