
Biografia
Probabilmente l'artista grafico più affermato al mondo, Emanuele vede i suoi disegni come una sinfonia, dove tutti i punti e le linee interagiscono per formare un'immagine e un messaggio dal profondo della sua anima.
Questo artista italiano, che oggi vive e lavora a Belgrado dopo anni trascorsi a Berlino, si considera un "creatore" che legge, scrive e si dedica alla musica e alla pittura, da cui alimenta la sua più grande passione e il suo più grande talento: il disegno a grafite, un'arte in cui è letteralmente senza eguali, ci sembra.
Appassionato e curioso come un bambino (ma dotato di una saggezza superiore alla sua età), Emanuele non si stanca mai di studiare e provare nuove tecniche. Si dedica tuttavia al disegno laser con carboncino e grafite su carta, il suo mezzo preferito.
Dal suo apprendistato presso la bottega bergamasca di Gianluca Corona ad oggi, ha dedicato più di 50.000 ore al perfezionamento della sua arte - ed è un successo poiché il suo lavoro ne è risultato: ritratti in bianco e nero accattivanti con sguardi intensi, talvolta a colori, con un attrazione sorprendente per l'osservatore, che si lascia affascinare dalle nature morte da lui realizzate.
Anche se le sue opere iperrealistiche richiedono un lavoro quasi medievale (fino a 700 ore per opera), hanno un aspetto decisamente contemporaneo: i suoi soggetti sono spesso uomini saggi o donne pensose che potresti incontrare per strada, nella foresta o anche in i tuoi sogni, perché trasudano un po' di mistero o magia.
Nel 2018, Emanuele ha co-ospitato un workshop di quattro giorni con la leggenda del tatuaggio Max Ghostar, dove ha tenuto lezioni di disegno iperrealistico ai migliori artisti del mondo.
È attraverso collaborazioni non convenzionali come questa, così come la sua ricerca e introspezione, che lo stile personale di Emanuele continua ad evolversi e ridefinire ciò che il disegno a carboncino e grafite rappresenta oggi.
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