
Stati Uniti
• 1944
Biografia
Allen Ruppersberg è nato nel 1944 a Cleveland, Ohio, Stati Uniti. Vive e lavora tra New York e Santa Monica.
Allen Ruppersberg appartiene alla prima generazione di artisti concettuali americani che hanno rivoluzionato il modo di pensare all'arte e di crearla a partire dalla fine degli anni '60. La sua pratica artistica è poliedrica e comprende, tra gli altri, dipinti, sculture, fotografie, installazioni, performance e libri Altri Media. È nutrito dalla Beat Generation e ancorato a un approccio critico ai media e alla società dei consumi.
Collezionista insaziabile, Ruppersberg ha accumulato, nel corso degli anni, una quantità impressionante di libri, manifesti, cartoline, film didattici, riviste, dischi e altri documenti o oggetti che testimoniano la cultura popolare americana. Questi archivi permettono all'artista di attingere ad essi, copiarli, classificarli e riciclarli instancabilmente per la produzione delle proprie opere.
Durante i suoi primi anni a Los Angeles, ha avuto amicizie significative con John Baldessari, Ed Ruscha, William Wegman e Allan McCollum. Nel 1969 partecipò alla mostra When Attitudes Become Form e fu subito identificato attraverso la sua particolare pratica di installazione come con i progetti di Al's Cafe (1969), Al's Grand Hotel (1971) o The Novel that Write Itself (1978).
Dalla fine degli anni Sessanta il suo lavoro è stato oggetto di più di 60 mostre monografiche e quasi 200 collettive.
Il suo lavoro è conservato in diverse collezioni museali internazionali, in particolare alla Foundation de Appel di Amsterdam nei Paesi Bassi, al Museum für Moderne Kunst di Francoforte, in Germania, al Museum of Modern Art di New York, al Museum of Contemporary Art di Los Angeles e al Whitney Museum of American Art di New York negli Stati Uniti.
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Allen Ruppersberg appartiene alla prima generazione di artisti concettuali americani che hanno rivoluzionato il modo di pensare all'arte e di crearla a partire dalla fine degli anni '60. La sua pratica artistica è poliedrica e comprende, tra gli altri, dipinti, sculture, fotografie, installazioni, performance e libri Altri Media. È nutrito dalla Beat Generation e ancorato a un approccio critico ai media e alla società dei consumi.
Collezionista insaziabile, Ruppersberg ha accumulato, nel corso degli anni, una quantità impressionante di libri, manifesti, cartoline, film didattici, riviste, dischi e altri documenti o oggetti che testimoniano la cultura popolare americana. Questi archivi permettono all'artista di attingere ad essi, copiarli, classificarli e riciclarli instancabilmente per la produzione delle proprie opere.
Durante i suoi primi anni a Los Angeles, ha avuto amicizie significative con John Baldessari, Ed Ruscha, William Wegman e Allan McCollum. Nel 1969 partecipò alla mostra When Attitudes Become Form e fu subito identificato attraverso la sua particolare pratica di installazione come con i progetti di Al's Cafe (1969), Al's Grand Hotel (1971) o The Novel that Write Itself (1978).
Dalla fine degli anni Sessanta il suo lavoro è stato oggetto di più di 60 mostre monografiche e quasi 200 collettive.
Il suo lavoro è conservato in diverse collezioni museali internazionali, in particolare alla Foundation de Appel di Amsterdam nei Paesi Bassi, al Museum für Moderne Kunst di Francoforte, in Germania, al Museum of Modern Art di New York, al Museum of Contemporary Art di Los Angeles e al Whitney Museum of American Art di New York negli Stati Uniti.
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