
Turchia
• 1938
Biografia
Originaria della Turchia, Alev Siesbye ha attraversato la Germania, poi ha vissuto in Danimarca, prima di stabilirsi a Parigi nel 1987. Con questo background cosmopolita, ha condotto una brillante carriera internazionale come artista ceramista; una vita dedicata ad una delle più antiche tradizioni ceramiche ereditate da civiltà millenarie: l'arte di realizzare una ciotola. Da est a ovest, ha attraversato paesi, abbracciato culture diverse, riuscendo nella sfida dell'esotismo e del sincretismo, senza mai allontanarsi dalla sua ricerca estetica. Crea ciotole dagli anni '60. Variazioni sul tema apparentemente semplice del contenitore, abitato da una presenza forte e monumentale. Come nel caso di Giorgio Morandi, ogni cambiamento, anche lieve, offre nuova ispirazione, pur mantenendo la stessa presenza concentrata che stimola l'intelletto e i sensi. Da quarant'anni Alev riesce ad adattare perfettamente questa forma di ciotola, semplice e sofisticata allo stesso tempo, che appartiene solo a lei, mantenendo sempre lo stesso divertimento. "Certo, ho perso un po' di innocenza, ma nel profondo sono ancora una bambina", ammette maliziosamente. Alev Siesbye ha sempre mostrato una predilezione per la lavorazione con smalti cotti ad alte temperature, tecnica che ha imparato a padroneggiare in Danimarca. E tra tutti i colori, all'artista piaceva molto il blu, fresco e rasserenante, trasparente e limpido, come queste vaste distese di acqua turchese del Bosforo che segnarono la sua infanzia. Un ricordo molto presente e sempre commovente. Se il minimalismo, la maestria tecnica e il classicismo che contraddistinguono gli oggetti di Alev sono infatti caratteristiche della ceramica danese, essi furono sviluppati anche dalle prospere culture nate nelle terre dell'Anatolia durante il Neolitico, greca, romana o ottomana. “Ed è qui che si trova la vera fonte del mio patrimonio culturale ed emotivo”, insiste l'artista. Inoltre utilizza tecniche decorative molto diverse da quelle utilizzate per il gres tradizionale. I motivi e i disegni non vengono applicati sulla superficie dello smalto ma vengono incisi al suo interno, utilizzando un filo di cera, secondo la tecnica della “cuerda seca” sviluppata in Persia durante i secoli XIII e XIV. L'antica arte mesopotamica, egiziana, greca e anatolica, alla quale Alev è legato, non solo culturalmente ma anche emotivamente, è caratterizzata da una ricerca di atemporalità e permanenza, continuità e ricordo, che alla fine nasconde la necessità di catturare questa essenza ultima che è l'eternità. . La presenza immacolata delle ciotole di Alev Siesbye si riferisce a questa stessa nozione. Silenziosi ricettacoli dedicati alla contemplazione mistica, oggetti di meditazione, risuonano insieme della stessa vibrazione imperturbabile che unisce il momento presente all'eternità.
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