

Biografia
Per più di 40 anni, Julio Pacheco-Rivas ha offerto dipinti e assemblaggi geometrici astratti, principalmente di grande formato, affrontando la nozione di spazi urbani e utopie. Spazi urbani attraverso la rappresentazione di elementi architettonici o oggetti di uso quotidiano di cui conserva solo la struttura e che colloca in molteplici prospettive. Utopie attraverso il lavoro sulle ombre e la loro proiezione nello spazio, creando illusioni ottiche.
L'uso del computer gli permette di giocare con i volumi e creare effetti di profondità. Il taglio laser di pezzi di metallo, legno o plexiglass gli permette di accentuare il suo lavoro sull'illusione introducendo un gioco tra pieni e vuoti, materia e assenza di materia, riflesso, ombra, silhouette...
La rappresentazione degli oggetti è espressa dal contorno della forma, come una silhouette e non dall'oggetto stesso. Le sue rigorose costruzioni geometriche, prive di simboli, creano memorie di civiltà che sembrano aver perso la loro umanità. Tuttavia, i suoi spazi vuoti evocano tutto ciò che è umano.