Alla fine degli anni '70, il fotografo Andy Sweet iniziò a ritrarre la cultura ebraica del Vecchio Mondo.
Ha dipinto un ritratto incisivo di una cultura la cui generazione stava morendo. Andy ha scelto di fotografare a colori con tonalità accese che riflettono la calda atmosfera in cui viveva la sua comunità. Questa scelta fotografica è stata la chiave del suo approccio artistico. Ammiratore di lunga data di Diane Arbus, ha adottato un approccio simile per certi aspetti, senza addentrarsi nel lato oscuro del lavoro di Diane Arbus, da qui la sua scelta di fotografare a colori.
Per la piccola storia"; i personaggi immortalati dall'obiettivo di Andy Sweet sono emigranti ebrei europei, sopravvissuti ai lager della Seconda Guerra Mondiale. Alla fine del conflitto, alcuni iniziarono una nuova vita negli Stati Uniti, in particolare a New York. Per sfuggire ai rigidi inverni della capitale, alcune coppie sono arrivate in Florida in cerca di sole e gioia di vivere. Perché tutte queste donne e uomini dal passato doloroso hanno deciso di celebrare la vita!
Da un insediamento stagionale, alcuni si stabilirono definitivamente, tanto da formare negli anni Settanta una comunità di pensionati sempre più grande e dinamica.
Insediatosi nel 1977 a South Beach, Andy Sweet iniziò a testimoniare la storia di questi personaggi, in risonanza con un progetto più ampio pianificato nell'arco di dieci anni e volto a documentare la storia della città... Ahimè, il giovane fotografo - diplomato con un master in Belle Arti presso l'Università di Boulder in Colorado - non ebbe il tempo previsto per finalizzare il suo progetto... Fu assassinato il 16 ottobre 1982 su una spiaggia della città, all'età di 29 anni.
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