Dress Code: Light, Die Akt Gallerie, Berlino, Germania
Burak Bulut Yıldırım
E se la luce fosse il tuo unico vestito?
In Dress Code: Light, Yıldırım avvolge il corpo non nel tessuto, ma in ombre e bagliori. Questa mostra berlinese presenta 31 fotografie in cui la pelle diventa scultura e la luce, morbida o nitida, si fa velo e voce.
Cresciuto in Turchia, plasmato sia dalla tradizione che dalla ribellione, Yıldırım conferisce una rara tenerezza al nudo. La sua macchina fotografica non si limita a vedere, ma ascolta.
Ci sono echi qui: delle linee pulite di Weston, della sensibilità di Cunningham, dei giochi surreali di Man Ray, della poesia di Clergue, della pesantezza e della grazia di Rodin. Ma Yıldırım parla una lingua tutta sua: fatta di silenzio, carne e fuoco.
Nessun ritocco. Nessun filtro. Solo pura luce, catturata dalla macchina fotografica. Ogni immagine invita a guardare più da vicino, a chiedersi:
Dove finisce il corpo e inizia la luce?
Dress Code: Light non è solo una mostra. È una domanda, sussurrata attraverso la pelle:
Se la luce ti vestisse, quali verità mostrerebbe?
— Mery Emaydın, Curatrice
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