Nell'aprile 2018, la Svizzera è sotto i riflettori con Art Paris Art Fair che riunisce al Grand Palais 142 gallerie provenienti da 23 paesi. In questa occasione, DerniersJours invita il pittore svizzero Franz Roth a presentare le visioni celesti dei suoi viaggi terreni.
I piedi di Franz ben piantati a terra e lo spirito cosmico sono collegati da un cuore che batte.
Nella sua vita quotidiana, nessuna urgenza, nessuna necessità, se non quella di essere lì, qui e ora, per assaporare la presenza degli dei nelle più piccole azioni e gesti.
In città, tra i treni, le strade e le fabbriche, nei bar e nei porti, oppure nel deserto, in riva al mare, nella foresta o nei cieli, ovunque angeli e demoni incrociano le spade e ricordano i nostri bei ricordi.
Incontrare gli dei ogni giorno non è dato a tutti. In viaggio fin dalla prima infanzia, accompagnando il padre nella vendita di formaggi svizzeri in Italia, Franz Roth aveva la possibilità, nei giorni di pioggia, di visitare i musei. Alcuni anni di studi artistici e di graphic design a Berna gli hanno fornito le basi necessarie per mettersi in viaggio e dipingere. L'India e il suo corteo di divinità ad ogni angolo di strada, Pakistan, Afghanistan, Iran... e ritorno veloce in Svizzera prima di salpare nuovamente per inseguire altre manifestazioni terrene di luminari celesti: California, Messico, Guatemala, ancora Messico, a lungo questa volta. Qualche mese trascorso a conoscere gli animali sacri, i cieli magici della Sierra Tarahumara e poi qualche anno, con le valigie abbassate, sulla montagna sacra degli Huicholes, lasciano necessariamente delle tracce.
Durante il suo viaggio, Franz ha abbozzato e dipinto le manifestazioni divine inseparabili dalla sua vita quotidiana. Amore, scoperta, guerra, ricordi, corride, boxe, bar e donne: nessuno esiste senza la sua dimensione eterna.
Così opera la magia delle opere di Roth: ci parlano della vita quotidiana, magnificandola, ponendola in uno stato di celebrazione e lutto permanente. Un disincanto? Ed ecco che appare una tabella che ci parla così da vicino che non c'è differenza. Una sessione di bevute? La morte è lì in un eterno stallo.
Tutta la generosità e la semplicità di Franz Roth ci sono donate, così vicine, così attuali da diventare globali ed eterne.
È sempre possibile invocare Chagall, Bosch e pochi altri, il surrealismo e un tocco folcloristico, ma Franz ci libera da questi riferimenti offrendoci momenti di pura semplicità.
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