Questa mostra sembra un appello a tempi migliori. Lì troveremo infatti paesaggi urbani nuovamente incantati (Bernard Ambielle), monaci sereni e un gioioso coro di teste (Véronique Ball), ritratti femminili sognanti e foreste intrise di una dolcezza accattivante (Anne-Marie Rodic). Qualcosa da cui scappare...
Per Véronique Ball, è soprattutto la rappresentazione della figura umana, a figura intera o busto, in alluminio, bronzo o terracotta, a innescare la sua energia creativa e immaginazione. Ha portato per questa mostra anche una serie di “monaci”, figure di terracotta intrise di serenità e benevolenza, che emanano una forza di calma comunicativa.
"Come una passeggiata nel bosco"... L'Albero rimane il suo tema preferito, che presenta in forma stilizzata. L'atmosfera è selvaggia e colorata. I rami e le fronde si fondono con la poesia onirica dei suoi ritratti femminili. Il tocco pittorico è preciso ed espresso attraverso una variazione di sfumature fruttate e contemporanee, che invitano a sognare ad occhi aperti.
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