
Francia
• 1965
Biografia
Édouard Levé, autodidatta, espone per la prima volta nel 1992 nella galleria di suo zio a Parigi. Secondo Télérama, che gli ha dedicato un articolo, Édouard Levé, “artista segnato dalla sofferenza della doppiezza e della scissione”, pone questo disordine al centro della sua opera. Dapprima molto concettuale, concluse volontariamente la sua carriera di pittore astratto (“bruciai quasi tutte le mie tele”), per lanciarsi nella fotografia a colori, composta in interni, con modelle in abiti civili, in posa su uno sfondo semplice, spesso in pose legate a uno sport (serie di rugby) o a un'attività (serie di pornografia). Scrittore, Édouard Levé lavora con una scrittura sobria, priva di pathos, in libri consegnati senza "istruzioni", dove il lettore deve ricostruire la continuità a partire da brevi frasi in cui si rivendica l'influenza di Georges Perec. Il suo ultimo manoscritto, Suicide, che romanza il suicidio di un amico d'infanzia avvenuto vent'anni fa, è stato presentato al suo editore dieci giorni prima che si suicidasse, all'età di 42 anni.
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