
AIDA Galerie
Déclics
Da 5 marzo 2020 al 1 aprile 2020
Il mondo come materia prima,
La fotografia come strumento,
Il fotografo responsabile dell'orchestra,
L'arte estetica e testimoniale come obiettivo.
Il lavoro fotografico di Michel Hirsch è soprattutto frutto di passione.
La passione per il mondo che ci circonda innanzitutto, forgiata da trent'anni di formazione del suo occhio di ingegnere edile e di lavori pubblici durante i quali le sue sfide erano trasformare lo spazio, modellarlo, creare, costruire.
Passione per la fotografia quindi, l'arte per eccellenza per catturare e trasmettere la bellezza effimera di un attimo, di una luce, di una creazione della natura o dell'uomo.
La sua formazione alla Gobelins Image School di Parigi sarà la chiave per lo sviluppo di un nuovo sguardo su questo mondo, punto di partenza per una collezione di opere uniche e singolari.
Il terreno di gioco non è cambiato ma laddove si trattava di trasformazione ora è opportuno immortalare. La costruzione ha lasciato il posto all'osservazione, al desiderio di modellare a quello di sublimare l'esistente. Il lavoro artistico ha sostituito quello industriale, fornendo una sottile testimonianza del mondo che ci circonda.
Il nostro ambiente è plurale, le fotografie di Michel Hirsch lo riflettono.
La natura, tanto grandiosa quanto minuscola, si è imposta naturalmente su di lui e occupa un posto speciale nella sua opera.
Dalla bellezza di un paesaggio al dettaglio di una pianta esotica fino al volo di una farfalla, trova nella fotografia il modo ideale ed esilarante per immortalare, rivelare e condividere questi momenti di grazia effimeri, sublimati dalla luce e punteggiati da incontri sorprendenti offerto al suo obiettivo.
Ma il nostro mondo non è solo natura. Come contemplarlo senza vedere l'impronta che lasciamo. Lontani eppure così vicini alla tranquillità di un boschetto o all'armonia di uno stagno, sono questi spazi colonizzati dall'uomo. Siti industriali o fabbriche abbandonate, testimoni ambivalenti sia della fragilità della natura sia del suo vigore nel rivendicare i propri diritti. Piuttosto che ignorarla, Michel Hirsch pone la sua sensibilità su questa realtà offrendo opere forti e dalle evocazioni varie. Potenza, armonia e soprattutto poesia emergono come testimonianza di questi momenti catturati, quando il tempo si ferma, lo sguardo cambia e l'apparente bruttezza viene interpretata con dolcezza ed emozione.
A volte astratte, a volte crude, le sue creazioni rivelano la nostra vita quotidiana in nuovi equilibri offrendo una rappresentazione vibrante, grafica e colorata del nostro ambiente.
Sottile invito al sogno, la raccolta di opere di Michel Hirsch stabilisce una risonanza forte ma rasserenante tra le sue immagini e lo spettatore in cui ognuno è libero di proiettarsi secondo la propria sensibilità e la propria storia.
“Siamo solo di passaggio. Ciò che è stato costruito verrà distrutto, ciò che ruberemo alla natura verrà ripreso, ciò che è stato utile sarà obsoleto. Nella nostra costante corsa in avanti, fermiamoci un attimo. Contempliamo. Apprezziamolo. Godiamoci. Sogniamo. E diventiamo testimoni dell’effimero equilibrio che sta davanti a noi. Sono queste emozioni plurali, sincere ed edonistiche che spero di condividere attraverso ciascuna delle mie fotografie. »
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