
Biografia
Nata a Cettigne nel 1954, è arrivata a Parigi con una borsa di studio del governo francese nel 1986.
Per il terzo decennio, la pittura di Jarmila Vesovic è sfuggita alle influenze attuali e imposte in modo aggressivo della cultura occidentale, coltivando sottili tracce del patrimonio tradizionale, riconosciute nell'estetica bizantina e mediterranea.
Naturalmente, questo non vuol dire che la pittura di Jarmila sia molto lontana dalle aspirazioni artistiche del modernismo. Al contrario, ridotto quasi a un livello astratto, vicino alla poetica informale della costruzione di un'immagine, priva di descrizioni superflue, diventa un'opera in cui questa "cornice" spirituale, questo impulso iniziale di creazione, funziona in modo ancora più intenso e convincente.
Vale a dire, Jarmila, incline alla sua sensibilità, lavora su una sorta di definizione della tridimensionalità dell'immagine, ma non in termini di concretezza fisica (inquadrature profonde, distanza dalla parete della galleria), ma in termini di spazio , meditazione lirica e nectonica.