
Victor Vasarely
Ungheria
Tatiana è cresciuta e si è evoluta in un ambiente guidato dalla creazione artistica e dall'estetica, con una madre che era grafica pubblicitaria e una nonna che era modella per importanti stilisti.
Dopo gli studi in comunicazione, inizia anche la sua carriera a Parigi nel mondo un po' folle e frenetico della pubblicità, come produttrice (editoria, stampa, affissioni poi televisione).
Scossa dall'immagine in tutte le sue forme, ha sempre avuto un'attrazione per la carta come materiale. “Mi piace il suo tocco, la sua morbidezza a volte, la sua fragilità ma soprattutto le sue molteplici possibilità di trasformarsi, piegarsi, accartocciarsi, illuminarsi…”
Lascia Parigi per stabilirsi nel sud della Francia.
Si concentra sulle cose che ama come la decorazione, sempre scandita da ricerca grafica, linee e curve, ma anche contrasti.
Trova questa ispirazione ovunque, nella natura, nelle strade, nell’architettura…
“È stato il gusto per tutte queste combinazioni geometriche che sicuramente un giorno mi ha portato ad acquistare una risma di carta velina bianca, che ho tagliato, piegato e poi assemblato per realizzare la mia prima lampada”.
Viene quindi messa in risalto tutta la poesia della carta.
Poi, volendo dare volume ad un foglio di carta piuttosto granulosa, vi ha realizzato dei piccoli ritagli, che ha poi piegato. Poi ha continuato...
Più che un supporto, la carta diventa materia e basta a se stessa.
Le possibilità sono infinite, ed è ciò che presenta oggi.
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