

Biografia
A metà degli anni '80 Juan è cresciuto nell'“11th” di Parigi. All'epoca anche questo quartiere era in fase di ristrutturazione: costruzioni e ristrutturazioni in corso rivelarono ricchezza di superfici da tinteggiare.
Prendendo possesso dei locali, progredendo con essi, ha messo in campo il suo stile e la sua rete.
Negli anni '90 all'interno del gruppo MAC i formati della sua pittura esplodono in grandi affreschi.
Le sue amicizie sigillate ai piedi dei muri, attorno a questo nuovo vocabolario urbano e grafico, lo portano nel 2001 a partecipare alla creazione del festival “Kosmopolite”, consacrando la scena emergente dei graffiti.
Il suo universo si è ampliato nel tempo con questa influenza ibrida fatta di linee musicali, lettere e vocabolario grafico. Per lui i suoni sono anche immagini. Usa la ripetizione per trascrivere un effetto di ritmo sui suoi dipinti, come un effetto Delay che ripete e sovrappone l'eco di una nota musicale tutte le volte che lo si desidera. Costruisce le sue tele come un pezzo, posiziona i suoi colori e la sua traccia, per creare armonia e reazioni.
Le sue origini spagnole influenzano i suoi dipinti nella composizione, nei colori e nelle luci di un paese soleggiato. L'architettura di Parigi e Barcellona è un'altra fonte di ispirazione: quella di Gaudì, tondeggiante e colorata dai mosaici, e quella di stile Haussmann, spigolosa e diritta.