Nel 1975 Aline Jansen inizia le sue prime mostre personali nel nord della Francia. Ha sviluppato nell'arco di dieci anni un lavoro surrealista in cui domina l'immagine figurativa rivelando un simbolismo poetico e lirico. Il suo gusto per la scienza ha poi suggerito approcci nuovi e originali sia nella sua concezione che nella sua espressione. Si evolve verso l'astrazione, un'astrazione lirica con la necessità di comporre, elaborare, impalcare e costruire. Dal 2010 Questa evoluzione dalla pittura alla materia, dalla figurazione all'astratto alla fotografia, ma anche dalla fotografia alla pittura e alla materia, comporta una vera inclusione della fotografia nella materia e nel colore. Combinando tecnologia digitale, materiali, pittura e disegno, Aline Jansen aggiorna il suo lavoro nel suo insieme, cercando sempre di associare le nostre realtà con altre immaginazioni poetiche uniche per ogni persona. ..."creatrice alla ricerca dell'infinito, Aline Jansen inventa corrispondenze improbabili ma significative; frammenti di fotografie urbane, automobili, strade, edifici, ecc., si uniscono alle altre componenti consuete delle arti visive. Niente predispone allo shock di queste universi se non è la volontà dell'artista... Questa collisione, messa in scena, destruttura la leggibilità di ogni produzione. Astrazione e figurazione non si contrappongono più. Complici, trascendono dall'uno all'altro, aprono campi percettivi diversi e offrono una visione del mondo senza tempo, allo stesso tempo architettonica e lirica... Con un'estetica impeccabile, luminosa e simbolica, il lavoro di Aline Jansen spinge i confini della realtà.
