Israele
• 1947
Biografia
David Varod, "pittore, pittore, pittore... e solo dopo, scenografo poi produttore cinematografico". "Un figlio della natura"... Soffrendo di dislessia, il giovane David non si adattava al contesto scolastico, né al modo in cui fanno le cose gli altri. Così ha creato il suo mondo, un luogo in cui esprimersi, per liberare la sua rabbia e frustrazione, per dipingere un mondo in cui potesse sentirsi bene. Il suo percorso era diverso, aveva bisogno di un quadro artistico per vivere e svilupparsi. Non era qualcosa da condividere, ma una base per i suoi sentimenti... Sessant'anni dopo, scopriamo il suo studio, magico, traboccante di colori ed emozioni. David come scenografo cinematografico ha trovato l'espressione artistica senza la minaccia dell'auto-esposizione, entro i limiti estremi della sceneggiatura, del budget e del regista. David Varod in qualità di produttore ha riaperto lo studio cinematografico nazionale bulgaro “Boyana” trasformando questo luogo semiabbandonato in uno dei più grandi studi cinematografici d'Europa. Per più di 17 anni come amministratore delegato e presidente del consiglio di amministrazione, ha sviluppato gli studi e li ha elevati agli standard internazionali, ospitando la produzione di film come "Black Dahlia", "Expendables" 2 e 3; "300: L'alba di un impero" e molti altri. Durante tutte queste avventure, David non ha mai smesso di dipingere. Durante i suoi lunghi viaggi per il cinema, la dimensione delle sue tele era sempre dettata dalla dimensione della valigia... La sua esperienza di vita e le sue passioni nutrono i colori e le emozioni che dominano i suoi tanti dipinti colorati, espressivi e molto originali. La sua tecnica ingenua ma ben padroneggiata, costante ma in evoluzione, trasmette la forza e la profondità delle sue emozioni. La maggior parte dei suoi dipinti hanno la particolarità di aggiungere una cornice in legno e il dipinto continua in modo colorato, che disegna l'immagine in una veduta panoramica... per David, un percorso affinché il dipinto non finisca mai.. A settant'anni, pur rimanendo attivo nel mondo del cinema, dipinse in modo prolifico, giorno e notte, con sincerità e integrità artistica, producendo le sue opere molto interessanti e colorate. Con dimensioni molto più grandi della dimensione della valigia... Il suo lavoro, rimasto privato per tanto tempo, ora viene lentamente scoperto. Per molti anni si rifiutò di vendere pubblicamente i suoi dipinti, ma l'insistenza dei suoi figli, nipoti, amici e alcuni clienti privati lo convinsero a questo punto della sua vita a liberare la sua anima e a condividere il suo lavoro con il mondo.
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