
Biografia
Toni Costa, nato nel 1937 a Padova, è una figura di spicco dell'arte cinetica e dell'Arte Programmata in Italia. Nel 1960 co-fonda il Gruppo N insieme ad Alberto Biasi, Ennio Chiggio, Edoardo Landi e Manfredo Massironi. Il collettivo si distingue per un approccio sperimentale che rifiuta le convenzioni artistiche tradizionali, esplorando nuove forme di espressione visiva.
Il Gruppo N si definiva come “operatori visivi", mettendo in primo piano la percezione dello spettatore rispetto alla soggettività dell'artista. Influenzati dalla psicologia della Gestalt, cercavano di integrare l'arte nella vita quotidiana, abbattendo le barriere tra pittura, scultura, architettura e design industriale.
Costa partecipa a importanti mostre come “Nove Tendencije" a Zagabria (1961, 1962) e “Arte Programmata", organizzata da Olivetti nel 1962, con testi di Bruno Munari e Umberto Eco. Nel 1965 espone al MoMA di New York nella mostra “The Responsive Eye", dove una sua opera viene acquisita dalla collezione permanente del museo.
Dopo lo scioglimento del Gruppo N nel 1965, Costa continua a esporre, in particolare alla Galleria Waddell di New York, alla Galleria Barozzi di Venezia (1969) e alla Galleria Lorenzelli di Milano (1973). Le sue opere sono state riscoperte negli anni 2000 con mostre come “Arte programmata e cinetica" (Roma, 2012), “Ghosts in the Machine" (New Museum, New York, 2012) e “Percezione e Illusione" (Museo de Arte Contemporáneo, Buenos Aires, 2013).
Toni Costa resta una figura centrale dell'arte ottica e dell'arte programmata, noto per le sue opere interattive e le sue ricerche sulla percezione visiva.