
Biografia
Che si tratti di uccelli che giocano su un tavolo da picnic o di una ballerina che si perde nel momento presente, voglio che lo spettatore ascolti la musica del colore perché credo che il colore sia l'essenza della pittura. Lavorando in generi tradizionali come il paesaggio, la natura morta e la pittura figurativa, dove il formato è già stabilito, ho l'opportunità di creare tele espressive e non narrative che, attraverso la composizione, l'energia e, soprattutto, il colore, provocano reazioni emotive. Il mio lavoro spesso contrappone immobilità e movimento, oggetti solidi e sfondi piatti e pittura in diverse tonalità di una tonalità scelta, risultando in qualità di dinamismo e bellezza. Per un disprezzo infantile e il desiderio di seguire ciecamente il movimento della mia mano sulla tela, ho lasciato che la forma si materializzasse naturalmente senza provocarla. Linee sottili, righe sovrapposte a grandi pennellate contrastanti, tocchi di luce, figure non apparenti, diventano suggestioni di vita nel screziato mondo della pittura. In alcuni dei miei dipinti, gli oggetti sono parzialmente oscurati perché voglio lasciare all'immaginazione dello spettatore il compito di creare mondi o storie nel dipinto. Vedere la mia arte non è un'attività passiva, è un atto dinamico che porta gioia. Come un brano musicale in movimento, la mia arte è astratta, ordinata e carica di emozione.
Formazione:
MFA (Università del Kazakistan), Unione degli Artisti (Bielorussia, come xilografo).
Il mio lavoro è influenzato dall'astrazione lirica di Kandinsky, dal suprematismo di Malevich e dal fauvismo di Matisse.