
Stati Uniti
• 1982
Biografia
Il mio lavoro è incentrato sulla fragilità dell'identità e sul ruolo che la fotografia gioca nella nostra capacità di ricordare e creare un'immagine di noi stessi. Scelgo la fotografia e il video come mezzo per comprendere e fare i conti con un mondo inondato di immagini. Nelle fotografie è incorporato un livello di ansia nell'essere visti o una paura di scomparire che è stata aumentata dall'accessibilità tecnologica, dalla cultura consumistica e dal costante assorbimento di immagini. Nel mettere in discussione il modo in cui decifriamo il mondo, assorbiamo le influenze e riveliamo noi stessi, creo immagini in cui l'identità è sempre più in flusso, scomparendo, frammentandosi o accumulandosi grossolanamente in vari modi. Gran parte del mio lavoro coinvolge spazi simulati, spesso domestici, facendo riferimento all'idea di Jung secondo cui la casa di una persona è una rappresentazione della propria psiche. Utilizzando ambienti messi in scena, luci da studio e colori saturi, alludo a segnali visivi familiari della pubblicità che sono incorporati nel nostro inconscio collettivo. Uso me stesso come modello per sperimentare ciascuno degli scenari che creo e, in alcuni casi, la claustrofobia di allinearmi perfettamente al loro interno. © Margeaux Walter (1982, Seattle/USA)
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