Scopri le opere inedite della giovane artista iraniana Zahra Zeinali nella sua mostra "In Wonderland" alla Claire Corcia Gallery attraverso una serie di dipinti acrilici su tela e disegni a carboncino onirici e intensi.
“Nel tempo Zahra Zeinali sviluppa il suo universo, che evolve lentamente secondo l'Inconscio, una vasta vita sotterranea, inquieta, agitata, che un'artista ipersensibile come Zahra non cerca di controllare. Elementi autobiografici emergono attraverso il sogno della sua pittura. Naturalmente dotata per il disegno, dopo nove anni trascorsi in Francia, il suo lavoro ci parla con un tono più distaccato della sua esperienza di emigrante iraniana, in fuga dalle restrizioni del suo paese, nella speranza di assaporare la libertà francese.
Innocenza in preda ad un ambiente ostile, innocenza simboleggiata da bambole dagli occhi candidi, ma maltrattate, spezzate, questo è apparentemente il tema principale dei suoi dipinti, che, attraverso spostamenti progressivi, si sposta verso un'atmosfera meno oscura, più giocosa, vicina ad Alice nel Paese delle Meraviglie. , eroina leggendaria alle prese con la stranezza e l'angelo del bizzarro. Zahra segue le sue orme, in un mondo in continua trasformazione. Le maschere, per natura, nascondono crudeli verità, clown un po' inquietanti si avvicinano alla quotidianità attraverso percorsi tortuosi, ragazzine si sussurrano segreti negli angoli bui. Come nel caso di Alice, compaiono lupi, volpi, uccelli esotici, animali di ogni genere, che aggiungono una nota singolare all'enigma dell'esistenza.
Appassionata dell'arte della fotografia, che ha studiato a Parigi, Zahra a volte scatta foto in attesa del dipinto in lavorazione. Da qui il sapiente disordine degli schemi audaci, insoliti, molto liberi delle sue composizioni. Non è senza ragioni profonde che la pittrice sente un'affinità con la portoghese Paula Rego, con la sua amarezza, con il suo mondo di bambole rotte, con la sua ammirevole tecnica neoclassica che non si astiene affatto dal ghigno e dal sarcasmo.
Entrambi esprimono i loro sentimenti, a volte dolorosi, a volte divertenti, ma serviti dalla bellezza del disegno e dalla nobiltà del materiale. »
Xavier BUREAU, novembre 2022
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