

Biografia
Nata in Vietnam dove ha trascorso tutta la sua giovinezza, Linh Jay (Nguyen Le Phuong Linh) è venuta in Francia per studiare alla scuola di belle arti, dove si è diplomata nel 2016. Con sede a Gard dove vive attualmente, realizza lavori fotografici che trova i suoi motivi nei paesaggi, nei territori in trasformazione, o anche negli habitat vernacolari della Francia e del Vietnam, di cui intende identificare le caratteristiche comuni così come le differenze.
Collezionando anche oggetti di ogni genere, realizza talvolta installazioni che sono altre forme di archeologia poetica degli ambienti in cui vive. Ma i suoi principali successi, fin dagli anni della formazione, sono videofilm che hanno come soggetto un animale (Martin-pêcheur, 2016), un artigiano scalpellino (Maël, 2015), un celebre testo letterario (D'après la memoire de “L'invenzione di Morel”, 2015), una passeggiata per Marsiglia con un'amica poetessa (Rita, 2016), ecc.
Considerando i suoi film fin dall'inizio come confronti tra linguaggi diversi, integra le proprie immagini tanto con gli archivi, i suoi testi tanto con quelli di altri autori, la sua voce quanto quella dei suoi interlocutori. La sua ricerca di montaggio è debitrice a registi come Jean-Luc Godard e a registi di documentari, appassionati di etnografia e mitologie, come Jean-Daniel Pollet verso il quale nutre una grande ammirazione.
A causa della sua situazione tra due paesi diversi come il Vietnam e la Francia, Linh Jay è profondamente occupata dalle questioni di traduzione, che sono al centro dei suoi processi creativi, “così che i confini vengono cancellati, i luoghi si intrecciano, le nature si intersecano, le gli spettatori si perdono e cominciano a mettere in discussione spazi, tempi, luoghi, identità.